Christopher Nolan e Inception
Il regista e sceneggiatore Christopher Nolan ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, dimostrando in ogni suo film delle capacità, non poi così comuni, nel creare dei mondi realistici e affascinanti, in cui nulla è lasciato al caso e i cui personaggi hanno una profondità interiore molto complessa e ben curata, dal protagonista ai personaggi secondari.
Nolan riesce a infondere autenticità anche quando catapulta lo spettatore in un mondo fuori dal reale. Riesce a fargli dimenticare, per esempio, che Gotham City è un luogo di fantasia o che, come nella sua ultima straordinaria creatura Inception, ci si trova in un mondo onirico, nella mente del personaggio.
Inception racconta la storia di Dom Cobb, il miglior ladro di idee al mondo, che viene ingaggiato da Saito, un magnate ricco e potente, che gli propone come pagamento qualcosa a cui Cobb tiene molto: tornare a casa dai suoi bambini. Cobb per raggiungere il suo obiettivo accetta quest’ultimo lavoro e la condizione che Saito ha richiesto, ovvero accompagnarlo durante il lavoro per essere sicuro di ottenere quello per cui sta pagando.
Il bersaglio è Robert Fischer, che sta per ereditare il controllo totale di un impero multi-miliardario.
Riusciranno Cobb e la sua squadra a entrare nei sogni di Fisher e a creare un “inception”, ovvero inserire nel suo subconscio un’idea come fosse propria?
Il film ha una forte impronta visiva, è accattivante e coinvolgente, ricco d’azione e gli attori, da Leonardo DiCaprio, nel ruolo di Cobb, a Marion Cotillard (Mal) e a Ken Watanabe (Saito), hanno la giusta sinergia riuscendo a creare la squadra affiatata della storia. Christopher Nolan è riuscito a creare un film decisamente incantevole a livello visivo, narrativo ed emotizionale.
In occasione della presentazione del film a Roma il regista ha presieduto all’incontro con la stampa, insieme alla produttrice Emma Thomas.
Inception è già uscito in quasi tutto il mondo, riscuotendo un successo stellare, avendo raccolto fin’ora 753 milioni di dollari.
Si aspettava questo risultato?
Christopher Nolan: I risultati del film sono andati ben oltre le aspettative e le speranze mie e dei produttori.
La paura che avevo è che potesse essere male interpretato, essendo un film che poggia le sue basi sulla psiche.
Dal punto di vista concettuale è un film audace.
Si vocifera che il prossimo progetto nel quale sarà impegnato sia Barman 3. Ne sta già scrivendo la sceneggiatura?
E le hanno dato il via libera per iniziare a pensare alla sua realizzazione?
C. Nolan: Non mi piace parlare di progetti che sono un lavoro in corso. Comunque non è stato dato il via libera, ma nessuno mi ha detto che non ci sia l’intenzione di realizzarlo.
Che cosa l’ha ispirata nel dar vita a Inception e quando avete pensato a Leonardo DiCaprio per il ruolo di Cobb?
C. Nolan: L’ispirazione per creare questo universo è arrivata dai lavori di Riddley Scott e Stanley Kubrick, da Blade Runner e 2001:Odissea nello spazio, questi film hanno contribuito ad ampliare la mia visione.
L’idea del film è nata circa dieci anni fa, la mia intenzione è stata quella di esplorare la possibilità di porsi la domanda di cosa sia veramente reale e cosa succederebbe se si scoprisse che il mondo in cui si vive non è reale.
Emma Thomas: Non abbiamo pensato al cast fino a che non abbiamo consegnato la sceneggiatura agli Studios.
Leonardo DiCaprio è una persona che si interessa di ogni aspetto del film, una volta salito a bordo, ho riscontrato un coinvolgimento diretto con lo sceneggiatore Chris.
Come ha presentato il progetto agli Studios? A creato qualche disegno o altro per spiegare l’universo da lei creato?
C. Nolan: Non ho fatto alcun tipo di disegno o presentazione del film agli Studios.
Ho portato loro la sceneggiatura e non hanno dovuto far altro che leggerla e decidere se realizzare o meno il progetto.
In seguito hanno visto il primo cut e poi hanno deciso come pubblicizzarlo.
Con quale spirito realizza i suoi film?
C. Nolan: Tutto ciò che creo è per dare allo spettatore una via di fuga, dare la possibilità di esplorare realtà alternative che sono fattibili grazie agli straordinari mezzi che il cinema ci fornisce.
Nei suoi film spesso i personaggi da lei delineati possiedono profondi conflitti interiori e sensi di colpa che si portano dietro, perché questa ricorrenza?
C. Nolan: Sono molto attratto dal mistero e dal passato che può celare un personaggio.
Il noir mi interessa molto e mi piace scavare dentro un personaggio, senza però esserne ossessionato.
Ci può parlare delle ambientazioni presenti nel film, quante sono vere e quante costruite al computer?
E. Thomas: Abbiamo girato in 6 Paesi diversi (Tokyo, Londra, Parigi, Tangeri, Los Angeles, Calgary) ed è stata per noi una sfida. Siamo partiti sempre da una location vera, fisica, come base sulla quale apporre gli effetti speciali.
Francesca Caruso
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