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Il Paradiso delle Signore PDF Stampa E-mail
Scritto da Francesca Caruso   
venerdì 09 giugno 2017

Il Paradiso delle Signore

il-paradiso-delle-signore.jpgLa Mondadori vanta tra gli Oscar la presenza de “Il Paradiso delle Signore”, un classico della letteratura che fotografa perfettamente la nascita del nuovo commercio dell’era moderna, intrecciandolo con un amore che affiora poco a poco.
“Il Paradiso delle Signore” è una lettura diversa da tanti classici ottocenteschi o di inizio Novecento per lo spazio dato ai sentimenti amorosi dei personaggi principali e per la storia d’amore, che inizia quando il racconto è finito. Per tutto il tempo il lettore avverte il sussulto di due cuori in subbuglio, tormentati e indecisi.

Questa è la storia di Octave Mauret, che con la sua voglia di fare, la sua ambizione, creatività e lungimiranza dà vita al Bonheur des Dames, un grande magazzino di stoffe, che rivoluzionerà il commercio parigino, ingrandendosi mese dopo mese, aumentando il giro d’affari, ammaliando le donne, che fanno a gara per accaparrarsi gli articoli in vetrina, causando di fatto la morte del vecchio commercio (dei bottegai). Arrivata a Parigi dalla provincia, Denise è subito attratta dalle sue magnifiche vetrine e pensa già di provare a diventarne una commessa per prendersi cura dei due fratelli più piccoli.

L’incrociarsi di un solo sguardo con Mauret le è fatale, ma il turbamento provato è ancora lontano dall’essere capito. La strada che farà al Bonheur des Dames non sarà facile, strapazzata dalle altre commesse, che la scherniscono, ma il suo coraggio e il suo candore col tempo dimostreranno come questa ragazzina semplice possa sbaragliare ogni ostacolo e arrivare al cuore di colui che mai avrebbe creduto possibile raggiungere.
Èmile Zola descrive con dovizia di particolari molti aspetti riguardanti la nascita e la crescita di questo grande magazzino, persino il comportamento smanioso delle donne nel fare shopping. Dimostra come una buona idea possa cambiare le sorti del commercio, ma anche che a nulla valgono i milioni guadagnati, se non puoi avere accanto la persona di cui sei irrimediabilmente innamorato – quella persona a cui pensi durante il giorno, durante un incontro di lavoro o mentre si organizza il prossimo obiettivo da raggiungere. Mauret si renderà conto che il piacere tanto atteso dal raggiungimento dei suoi obiettivi lavorativi e di guadagni stellari, non gli procureranno la gioia tanto attesa, perché il suo cuore è colmo di un amore non espresso.
Zola lo esprime con una dolcezza letta tra le righe del racconto. Il tempo concesso ai due protagonisti per capire il proprio cuore, rispetto all’interezza del racconto, non è molto, ma è descritto in modo che rimanga impresso nel cuore del lettore, sempre in attesa del prossimo passo che ognuno dei due farà verso l’altro. Si parteggia per la concretizzazione della loro storia d’amore.
È una lettura che ha molto da insegnare sul piano pratico e spinge a riflettere su quello sentimentale.
“Sentiva dentro di sé la forza invincibile che viene dal coraggio di osare”, mentre gli altri preferiscono la prudenza ed è questo il motivo principale per cui sono in pochi a poter davvero cambiare la società, cambiarne la direzione, perché non solo hanno delle nuove e buone idee, potenzialmente efficaci, ma le mettono in atto rischiando in prima persona.
“Vedi, per me l’importante è volere e agire, insomma creare. È quando hai un’idea e ti batti per difenderla, quando la inchiodi nella testa della gente e la vedi crescere e trionfare… Ah, sì vecchio mio, io ci trovo gusto nella vita” spiega Mauret all’amico Vallagnosc durante una loro conversazione.
Altro aspetto essenziale, egregiamente espresso, è il ruolo della donna, perché nel commercio ciò che conta è conquistare la donna (e più in generale una potenziale clientela), portandola a desiderare ogni oggetto su cui posi lo sguardo, soprattutto su quello di cui pensa di non aver bisogno, di cui non sa neanche l’esistenza. Zola fa capire che basta conoscere un po’ le donne per manipolarle, non solo conoscendo quanto possano essere civette, ma stuzzicandone l’appetito e creando nuovi bisogni, che fatalemente creano una dipendenza psicologica. Oggi lo protremmo dire per il cellulare, solo per citarne uno.

Il Paradiso delle Signore
Titolo originale: Au Bonheur des Dames
Autore: Èmile Zola
Traduzione: Anna Bucarelli
Introduzione: Pierluigi Pellini
Casa editrice: Mondadori, 2017
Pagine: 480
Prezzo: € 11.00

Francesca Caruso

 
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