Jane Eyre
Per la prima volta edito da Neri Pozza, che dedica una collana alle ‘Grandi Scrittrici’, “Jane Eyre” prosegue il suo benefico influsso: far desiderare di trovare un amore di tale intensità e dedizione da perdercisi e far immergere il suo lettore nel perfetto connubio tra la descrizione degli ambienti, la psicologia dei personaggi e il periodo in cui essi si muovono. Ciò che maggiormente rimane impressa nella mente – come fosse marchiata a fuoco sulla pelle – è l’intensa bellezza interiore della protagonista, con la sua forza d’animo, impetuosità, integrità e passionalità.
In seguito alla morte dei genitori, lo zio Reed e la moglie si prendono cura della piccola Jane. Passano alcuni anni, lo zio muore. La zia Reed non nutre affetto per la piccola e la tratta freddamente, i cugini, poi, le fanno continue angherie.
All’età di dieci anni viene spedita dalla zia a Lowood, un istituto di carità fatto di regole e privazioni, oltre che di studio. Jane vi trascorre otto anni: 6 da allieva e 2 da istitutrice. Un giorno decide di andar via e accetta l’offerta di lavoro come istitutrice della piccola Adèle presso Thornfield Hall. Il padrone della tenuta è Edward Rochester, del quale Jane si innamorerà.
Questo amore, però, sembra essere destinato a non avere un futuro…
È il modo in cui Jane Eyre è stata delineata a renderla una figura fondamentale della letteratura universale, attraversando i secoli e le tante generazioni.
Amato fin dalla prima pubblicazione nel lontano 1847, il romanzo della Brönte non ha mai smesso di essere pubblicato, tale è la forza tanto del racconto quanto di Jane. La protagonista si rivolge direttamente al lettore, trasformandolo nel suo confidente e questi non riesce a staccarsi da lei. Le pagine si divorano voracemente con gli occhi e il cuore.
Ci si immedesima intimamente in ciò che le accade, si comprendono le reazioni istintive e piene di foga di Jane da piccola e le scelte ponderate, ma sofferte e gravose da donna.
Brönte approfondisce l’aspetto morale e sentimentale di Jane parallelamente alla maturazione caratteriale. Mostra la sua naturale propensione nel voler diventare autonoma e indipendente. Differentemente dalle fanciulle che cercano un marito che le mantenga, la diciannovenne Jane Eyre vuole farcela con le proprie forze. Vuole vedere il mondo, conoscere luoghi, persone oltre l’orizzonte su cui riesce a poggiare lo sguardo e fare quelle esperienze che le arricchirebbero l’animo.
Lei ama l’azione, non la noiosa e ripetitiva routine.
Jane Eyre è una donna diversa dalle altre, dalla massa indistinta. Ha un cervello e sa usarlo, come pure vuole usare le sue abilità.
“In genere si pensa che le donne siano molto calme: e invece sentono quello che sentono gli uomini, hanno bisogno di esercitare le loro facoltà e di trovare un ambito per i loro sforzi, … sono sottoposte a restrizioni troppo severe, a una stasi assoluta, e per questo soffrono, come soffrirebbero gli uomini; e solo le menti grette che godono dei privilegi a loro negati possono dire che le donne dovrebbero accontentarsi di preparare dolci e di fare la calza, di suonare il piano e ricamare” dice Jane al lettore.
La protagonista della Brönte esprime ciò che pensa in maniera diretta, come ogni sua più recondita emozione.
“Jane Eyre” è in parte un racconto autobiografico, la scrittrice descrive esperienze di vita vissuta.
Un esempio lo è la scuola di Lowood. Per un certo periodo Charlotte, con le sorelle Emily, Mary ed Elisabeth vengono mandate in collegio.
Mary ed Elisabeth vi muoiono e Charlotte ha sempre attribuito quelle morti alle scarse condizioni igieniche nelle quali vivevano.
Del romanzo sono state realizzate 24 trasposizioni tra cinematografiche e televisive. Una delle più conosciute è senz’altro quella di Franco Zeffirelli, che nel 1996 dirige Charlotte Gainsbourg e William Hurt. Di recente realizzazione è “Jane Eyre” (2011) con Mia Wasikowska e Michael Fassbender.
Capolavoro di Charlotte Brönte, “Jane Eyre” è un caposaldo della letteratura mondiale, una lettura inestimabile e alla quale non può rinunciare chi ama la buona lettura e questa è straordinariamente buona.
Jane Eyre
Autrice: Charlotte Brönte
Traduzione: Monica Pareschi
Introduzione: Tracy Chevalier
Casa editrice: Neri Pozza, 2014
Pagine: 635
Prezzo: € 12.90
Francesca Caruso
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