Nero Dickens – Racconti del mistero di Charles Dickens
La Marsilio pubblica in un’edizione con la copertina rigida e una sovra-copertina dall’illustrazione a tutto campo, piacevole al tatto, non trascurando la pregevole scelta della carta utilizzata per l’opera, piacevole all’olfatto, “Nero Dickens – Racconti del mistero di Charles Dickens”, in cui vi sono raccolte nove storie brevi del mistero.
Tra queste ce ne sono alcune appartenenti ad un tessuto narrativo più ampio come il romanzo “Il Circolo Pickwick”. Storie in sé compiute, che Dickens ha inserito in alcuni suoi romanzi. Nel leggere questi racconti, indipendentemente dal romanzo a cui appartengono, se ne apprezza ancor di più la loro bellezza.
Tutti hanno sottesa una morale, un insegnamento, una frase su cui riflettere, che porta il lettore a goderne ogni pagina: per la storia, per come essa viene raccontata, ovvero il linguaggio e lo stile di Dickens, e per ciò che c’è dietro ad ognuna di essa – esplicita o implicita che sia.
Nel racconto “La camera della sposa”, per esempio, in una delle scene introduttive uno dei personaggi passa da un manicomio e racconta all’amico di aver visto un omino magro ricurvo su una stuoia che ricopriva il pavimento, seguendone le fibre, passandoci sopra il pollice e l’indice. L’uomo si ferma a riflettere sull’azione dell’omino, sul fatto che “il percorso di quelle fibre, il loro intrecciarsi dentro e fuori, sotto e sopra, era l’unica connessione delle cose nel vasto mondo che gli era dato di comprendere (…) E pensai che tutti, mio Dio!, in un modo o nell’altro siamo intenti sui nostri pezzetti di stuoia, capendone molto poco, vedendo nella trama grovigli confusi e incomprensibili”.
In ogni racconto Dickens giunge al cuore del mistero, iniziandolo con personaggi che apparentemente non c’ entrano nulla, come appunto ne “La camera della sposa”, ma che si scoprono esserne parte integrante, senza i quali non ci sarebbe potuta essere la storia così come il lettore la conosce e l’apprezza dalla prima all’ultima parola.
I nove racconti sono intrisi di suspense e appassionanti. I risvolti narrativi sorprendono e lasciano pienamente soddisfatti. Se si pensa che sono stati scritti tra il 1836 e il 1866 si apprezza maggiormente – se possibile – la mente immaginifica di Charles Dickens.
Oggi è molto difficile – se non impossibile – trovare un romanziere di tale livello. Per tale immaginazione e ricchezza si può pensare a Edgar Allan Poe e ai suoi “Racconti del grottesco e dell’arabesco” o ai “Racconti del terrore”, oppure a Franz Kafka, con “Il processo”, sempre autori dell’‘800 va notato.
È stata una fortuna che Dickens sia stato così prolifico. Ha scritto un numero considerevole di lavori, tra romanzi, racconti e saggi. Opportunità non verificatasi per tanti altri autori e autrici ottocenteschi/e dalle indiscusse e apprezzate qualità, che per le più svariate vicissitudini della vita hanno lasciato un numero esiguo di opere, purtroppo.
Sarebbe un vero peccato perdersi questi nove favolosi viaggi del mistero di Charles Dickens, uno tra i più amati e talentuosi romanzieri di tutti i tempi. Buona lettura!
Nero Dickens – Racconti del mistero di Charles Dickens
1. Linea secondaria nr 1. Il casellante
2. La camera della sposa
3. La sostanza dell’ombra
4. Il prigioniero della Bastiglia
5. Il manoscritto di un pazzo
6. Storia di un’ossessione
7. Il racconto del vecchio sullo strano cliente
8. Il ritorno del forzato
9. La storia del becchino rapito dai folletti
Autore: Charles Dickens
Traduzione: Marisa Sestito
Casa editrice: Marsilio, 2016
Pagine: 206
Prezzo: € 15.00
Francesca Caruso
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