Nero su Bianco
Grazie al sempre eccellente lavoro della Neri Pozza, tutti gli estimatori, e non solo, di Junichiro Tanizaki possono godersi “Nero su Bianco”, romanzo del 1928. Tanizaki è uno dei più autorevoli e apprezzati scrittori della letteratura giapponese moderna e grazie a case editrici come la Neri Pozza, in Italia si possono apprezzare numerose sue opere.
Questo romanzo è sicuramente un thriller ben congegnato, con un epilogo che lascia attoniti, spingendo il lettore ad essere curioso di come potrebbe procedere da quel punto in poi. Nonostante il protagonista, in effetti, abbia espresso le sue supposizioni durante la narrazione, si avverte una forte sensazione di volere una conferma o una smentita dall’autore stesso attraverso la descrizione degli avvenimenti. Tanizaki lascia il suo protagonista (e il lettore) in balia proprio degli eventi immaginati.
Mitsuno è uno scrittore di thriller. Nel suo ultimo racconto descrive il crimine perfetto, servendosi di una persona reale come modello della vittima designata. Per Mitsuno l’uomo in questione è una conoscenza superficiale, ma della quale si è fatto un’opinione precisa: non gli piace. Sbadatamente nell’ultima parte del racconto Mitsuno scrive diverse volte il suo vero nome. Accortosi dell’errore dopo averlo consegnato, telefona al suo editore, per pregarlo di fare la correzione, ma oramai è tardi. Mitsuno inizia ad essere ossessionato da quest’errore.
Ha paura che qualcuno che ce l’ha con questa persona nella vita reale la uccida come descritto nel racconto e la colpa ricada sull’autore, cioè su di lui, Mitsuno. Cosa fare adesso? Si mette in testa di fornirsi un alibi per il giorno in cui è stabilito l’omicidio. Tuttavia nei giorni successivi un incontro con una donna misteriosa, lo porterà a mettersi in trappola da solo.
Quella narrata è una storia che inizia con una ossessione, quella del protagonista, che ritorna mentalmente sempre sulla medesima preoccupazione, per poi cambiare registro, dimenticandosi completamente di ciò da cui è ossessionato, fino al momento in cui tanto il protagonista quanto il lettore vengono scossi da un evento oramai inaspettato, che li riporta indietro, ad una preoccupazione che sembrava inverosimile, ma ora è più che reale? O no?
Tanizaki riesce con maestria a lasciare il lettore interdetto, alla stessa stregua di Mitsuno. Ogni evento è abilmente descritto, con un ritmo costante e cadenzato, che non l’abbandona fino all’ultima parola dell’epilogo. È un romanzo da avere nella propria collezione. Buona lettura!
Nero su bianco
Titolo originale: Kokubyaku, 1928
Autore: Junichiro Tanizaki
Casa editrice: Neri Pozza, 2019
Traduzione: Gianluca Coci
Pagine: 265
Prezzo:€ 17.00
Questo libro è stampato col sole – Azienda carbon-free
Francesca Caruso
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