Prenditi cura di lei
“Prenditi cura di lei” è il romanzo della popolare scrittrice sudcoreana Kyung-sook Shin, che in patria ha venduto oltre 1 milione di copie, raccogliendo consensi entusiastici in tutti i paesi in cui è stato tradotto e pubblicato. Edito in Italia dalla Neri Pozza, “Prenditi cura di lei” lascia una traccia profonda nell’anima del lettore.
Park So-nyo va a trovare i figli a Seul col marito. La coppia decide di prendere la metropolitana, che è talmente affollata da far fatica ad entrare in una carrozza. Quando il marito volge lo sguardo si rende conto che la moglie non è più dietro di lui, nelle mani stringe solo la sua borsa.
Park So-nyo si ritrova sola e smarrita – senza soldi né documenti – in mezzo a un via vai continuo di persone. I figli si attivano nelle ricerche, ma la mamma non è più la stessa da un po’ di tempo. Ora è lei ad aver bisogno di loro.
La prima cosa che colpisce è la singolare tecnica narrativa utilizzata dall’autrice. Ogni capitolo parla del rapporto di un componente della famiglia con la mamma/moglie. Si impara a conoscerla attraverso i loro ricordi, ma l’autrice adopera il “tu”, rivolgendosi ai diversi personaggi con tono di rimprovero per come ognuno di loro si è comportato con la protagonista.
Tutti hanno dato – chi in un modo, chi in un altro – per scontato quanto facesse quotidianamente Park So-nyo: quali e quanti sacrifici.
Nessuno ha mai tenuto conto dei suoi bisogni, o ha mai meditato su quali potessero essere i suoi desideri, sono stati egoisti ed egocentrici, senza fermarsi a pensare al loro comportamento spesso freddo e scontroso nei suoi confronti.
Solo quando scompare fanno un’analisi su quanto siano stati ingrati con l’unica persona che è stata loro sempre vicino: li ha ascoltati, dato una parola di conforto e aiutati in ogni modo da lei conosciuto.
C’è chi ha sempre pensato che le piacesse la vita che conduceva fin da giovane, come lo stare in cucina e preparare i pasti per la famiglia. Sarà lei stessa – rivolgendosi alla figlia maggiore – a sottolineare che “se fai solo quello che ti piace, chi vuoi che faccia quello che non ti piace” e poi “se fai sempre la stessa cosa a volte non ne puoi più”, ma quando guardava mangiare i suoi bambini capiva di non volere altro al mondo.
“Prenditi cura di lei” esprime l’amore di una madre e il suo annullarsi per i figli e il marito, riuscendo a tenere in piedi una famiglia che senza di lei si sarebbe sgretolata da tempo. È la storia di una donna tenace, che ha sopportato i tanti atteggiamenti d’indifferenza, di superficialità, di intrattabilità e ruvidezza dei suoi familiari.
Shin dà l’occasione ad ognuno di loro di guardarsi allo specchio e accorgersi di non aver capito quanto la mamma e moglie avesse bisogno di tutti loro.
È una lettura che penetra dentro, commuove e fa capire – se ancora ce ne dovesse essere bisogno – quale donna straordinaria sia la mamma e quanto si dia da fare per la famiglia.
“Prenditi cura di lei” accompagna i pensieri del lettore per lungo tempo, lasciando delle emozioni che trovano un posticino incancellabile nel cuore.
Prenditi cura di lei
Titolo originale: Omma rŭl Put’akhae
Autrice: Kyung-sook Shin
Traduzione: Vincenzo Mingiardi
Casa editrice: Neri Pozza, 2011
Pagine: 223
Prezzo: € 16,50
Francesca Caruso
|