Via dalla pazza folla
La Fazi Editore ha pubblicato la meravigliosa, entusiasmante, incantevole opera di Thomas Hardy “Via dalla pazza folla”. Il titolo si riferisce all’ambiente rurale, la campagna. Hardy è convinto che solo quando l’individuo è a contatto con la Natura esprima pienamente se stesso, la propria anima. Ciò che cattura il lettore, imbrigliandolo fino all’ultima parola del romanzo, è la descrizione magistrale che Hardy fa dei personaggi e dell’ambiente, vivo e pulsante alla stregua degli esseri umani che lo abitano. Se all’occhio distratto e, a volte, ottuso, di un forestiero la vita rurale può apparire immobile, immutabile e ripetitiva, Hardy dimostra finemente quanto questa convinzione possa essere erronea e preconcetta, e quanto i tumulti del cuore umano siano universalmente condivisibili e complicati.
“Via dalla pazza folla” rappresenta il primo successo letterario dell’autore, pubblicato una prima volta nel 1874, poi nel 1895 in una edizione rivista ed estesa e infine nel 1901 con incluse ulteriori modifiche.
Vi si racconta la storia del giovane Gabriel Oak, fittavolo di una fattoria di pecore grazie ad un prestito, che si innamora della nuova arrivata Bathsheba Everdene, bellissima e spontanea ragazza povera, venuta a vivere presso la zia. Lui le chiede di sposarlo, lei lo rifiuta.
Diversi mesi dopo si ritrovano a parti invertite: dopo aver perso gregge e fattoria, Gabriel deve ricominciare da zero, Bathsheba eredita la direzione della fattoria dello zio deceduto. In cerca di lavoro a Weatherbury Gabriel trova la signorina Everdene ad assumerlo.
Lui è felice di poter stare vicino alla sua amata, lei deve vedersela con il corteggiamento insistente del fittavolo vicino, William Boldwood, notatala dopo aver ricevuto da quest’ultima un biglietto di San Valentino. Il gesto fatto da parte di Bathsheba con superficialità e per noia tuttavia la porta a pensare di accettare la proposta di matrimonio, fino a quando non conosce il sergente Troy, del quale rimane infatuata. Le prove per la novellina in amore saranno ardue da superare, potrà contare, pur sempre, su Gabriel e la sua lealtà.
“Bathsheba amò Troy nel modo in cui amano soltanto le donne indipendenti quando abdicano alla propria indipendenza. Quando una donna forte getta volutamente al vento la propria forza è peggiore di una donna debole che non abbia mai avuto neanche un briciolo di forza da gettar via. (…) Il suo amore era in tutto e per tutto quello di un bimbo e, pur se ardente come l’estate, era fresco come la primavera. Se aveva una colpa, era quella di non fare alcun tentativo di controllare i propri sentimenti valutando tutte le possibili conseguenze con attenzione e la debita prudenza”.
“Via dalla pazza folla” è un romanzo per tutte le stagioni: da leggere in inverno, sul divano o in poltrona, con una tazza di cioccolata fumante, o in estate seduti sotto l’ombra di un albero con una bibita fresca, per esempio. Thomas Hardy arriva al cuore di ognuno attraverso il linguaggio narrativo utilizzato: con quali sapienti parole descrive i pensieri, le emozioni e i sentimenti dei personaggi e con quali espressioni appropriate tratteggia l’ambiente che diviene familiare e tanto caro al lettore. Hardy è un grande latore dell’amore in tutte le sue forme e soprattutto di come si sentono i suoi eroi nel profondo del proprio animo. Quella di “Via dalla pazza folla” è una lettura talmente appassionante e appassionata da essere necessaria.
Un altro pregio è quello di possedere uno stile innato per poterne realizzare dei film. Tre sono gli adattamenti cinematografici tratti da questo romanzo: il film muto del 1915 diretto da Lawrence Trimble, il film del 1967 realizzato da John Schlesinger e quello del 2015 diretto da Thomas Vinterberg e interpretato magnificamente da Matthias Schoenaerts, che impersona Gabriel, affiancato da Carey Mulligan nei panni di Bathsheba.
Via dalla pazza folla
Titolo originale: from the Madding Crowd
Autore: Thomas Hardy
Traduzione: Enrico Mistretta
Casa editrice: Fazi, 2016
Pagine: 477
Prezzo: € 19.50 (e-book disponibile)
Francesca Caruso
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