7-7-2007
Chi è Rocco Schiavone? A questa domanda pare poter porre rimedio, nel corso di un flashback di quasi quattrocento pagine, l’ultimo sforzo letterario di Antonio Manzini: attore, sceneggiatore, scrittore, oltre che Romano esattamente come il suo personaggio. Schiavone entra in scena sin da subito con tutti gli stigmi della propria figura ovvero quello di un uomo disilluso e che ancora non è stato esiliato in Val D’Aosta, che risiede nella capitale, rione Monteverde, sposato come sempre alla sua inseparabile Marina e che come sempre è attorniato dai suoi soliti amici: Seba, Brizio e Furio, Trasteverini come lui ma rimasti a barcamenarsi dall’altra parte della barricata, dove si spaccia, si gioca d’azzardo e si truffa, e come già a suo tempo fece in maniera molto più prosaica il Nico Giraldi di Tomas Millian.
La narrazione incalza il lettore sino alla fine del romanzo, portandoci fra gli angoli sperduti della personalità di un uomo difficile e difficilmente inquadrabile, che fra alti e bassi cerca di tirare avanti, scontrandosi con le miserie umane di ogni giorno, sempre senza porre la parola ‘giudizio’ fra se e i propri interlocutori.
Unico limite, per l’ennesimo romanzo dedicato al “Montalbano delle Alpi”, il proporre all’infinito un personaggio vincente ma sempre calcando la mano sul medesimo cliché e i medesimi temi fatte di cinismo e battute anche se in tal caso impreziosite dal ritorno all’habitat naturale del protagonista.
La lettura, però, attacca subito alla gola il pubblico, riuscendo a essere fluida, descrittiva, fra omicidi nella Roma che conta, si sta parlando di studenti danarosi, e i vicoli di una città che lo stesso Schiavone vede cambiata di fronte al proprio sguardo.
Già ampiamente pronto per lo sbarco in tv, destinazione fiction in prima serata e qua alla sua quattordicesima uscita letteraria, speriamo davvero che in futuro Manzini sappia proseguire l’epopea di un personaggio esiliato, cinico ma al tempo stesso fra i migliori che la letteratura gialla di casa nostra abbia saputo generare, il tutto senza snaturare minimamente quel che di ottimo si è già letto.
Titolo originale: Id.
Autore: Antonio Manzini
Anno: 2016
Casa editrice: Sellerio
Pagine: 369
Prezzo: € 14
Voto: 7
Ciro Andreotti
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