Il labirinto degli spiriti
Quella costruita con mano sapiente è una struttura architettonica composita e articolata. Carlos Ruiz Zafón dà ampio respiro ai personaggi messi in scena, dando ad ognuno uno spazio da protagonista e ciò che accade in uno si riallaccia al protagonista del capitolo successivo, avendo come risultato un quadro popolato di personaggi in ogni sua parte.
Ne “Il labirinto degli spiriti” – pubblicato come tutti i libri di Zafón dalla Mondadori - si narrano le storie intrecciate a doppio filo dei Sempere, di Fermìn Romero de Torres, di Alicia Gris e di una serie di misfatti che costoro dovranno riuscire a smascherare in prima persona.
Barcellona, 1938. Durante i bombardamenti Fermìn riesce a trarre in salvo la piccola Alicia dalla sua casa, poco dopo le sfugge di mano e rimane ferito. Risvegliatosi all’ospedale la crede morta. Madrid, 1959. Alicia lavora per Leandro Montalvo. La donna è una sorta di agente investigativo, molto abile nello scovare ciò che agli altri sfugge. Leandro la ritiene la migliore e così le affida un incarico delicato: scoprire cosa è accaduto a Mauricio Valls, eminente personaggio pubblico della società spagnola, scomparso dopo essere uscito di casa una mattina presto, scortato dalla sua più fidata guardia del corpo. Nelle indagini Alicia sarà affiancata dal capitano Vargas, del quale inizialmente nutre poca fiducia. I due si recano a casa di Valls e gli perquisiscono lo studio, cercano qualsiasi indizio li possa portare sulla buona strada per trovare l’uomo. Sotto un cassetto della scrivania, chiuso a chiave, Alicia trova un libro “Il labirinto degli spiriti VII – Ariadna e il Principe Scarlatto” testo e illustrazioni di Victor Mataix. Perché è stato così ben nascosto e perché – come viene a sapere da Mercedes, la figlia di Valls – Valls lo ha consultato la sera prima di scomparire? Cosa si cela dietro questo libro?
“Prese il libro (…) via via che sfogliava le pagine, l’inquietudine che si era impadronita di lei si sciolse lentamente. Dopo un po’ Alicia perse la nozione del tempo. Neppure Leandro poteva seguirla e trovarla nella foresta di parole che quel libro (Jane Eyre) le spalancava sempre davanti agli occhi”.
Quello raccontato è un rompicapo investigativo, un giallo, un thriller e al contempo, in egual misura, trasuda l’amore per i libri e per la lettura. Molti sono i personaggi messi in relazione con i libri: i Sempere sono librai da generazioni, fin da piccola Alicia ama immergersi nelle narrazioni e perdercisi, poi ci sono diversi personaggi che sono scrittori, senza dimenticare il guardiano del Cimitero dei Libri Dimenticati.
Zofón ha avuto la capacità sopraffina di creare un connubio perfetto tra l’amore per la cultura e l’intrigo investigativo.
Inoltre in alcune situazioni particolarmente tensive, l’autore dissemina battute semplici, ma che producono ilarità, stemperando l’atmosfera, senza smorzare il ritmo, che si mantiene concitato. Latore di quest’ironia è Fermìn.
L’immagine fotografica scelta per la copertina del romanzo è certamente pertinente alla storia, dà l’idea della vetrina di una libreria degli anni passati, contribuisce a creare questa sensazione il bianco e nero e il genere dei libri esposti.
Eppure questa è una di quelle occasioni in cui diversi lettori sceglieranno questo romanzo non perché attratti irrimediabilmente dall’immagine di copertina, piuttosto – come accade per svariate opere - dal nome dell’autore e dal titolo suggestivo, che trasportano immediatamente in un’altra dimensione: in questo caso, quella in cui esiste il Cimitero dei Libri Dimenticati o una Cattedrale colma di libri di ogni genere e di ogni autore, tutte quelle eccellenti letture che sanno emozionare, stupire, accrescere l’attesa, regalare un sorriso, far lavorare il cervello e far conoscere infiniti mondi, reali e fantastici, nei quali ritrovare la verità dello scrittore e della sua anima.
Sarebbe bello se ogni lettore potesse avere una personale Cattedrale di buoni libri, un oceano infinito di libri che alimenti l’anima e l’intelletto, collezionando pezzi di vita, di emozioni e sentimenti dei quali nutrirsi come fosse aria.
“Il labirinto degli spiriti” ha sicuramente un posto riservato in questa Cattedrale.
Il labirinto degli spiriti
Titolo originale: El Laberinto de los Espíritus
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Traduzione: Bruno Arpaia
Casa editrice: Mondadori, 2016
Pagine: 819
Prezzo: € 23.00 (e-book disponibile)
Serie Il Cimitero dei Libri Dimenticati:
· L’ombra del vento (Mondadori, 2004)
· Il gioco dell’angelo (Mondadori, 2008)
· Il prigioniero del cielo (Mondadori, 2012)
· Il labirinto degli spiriti (Mondadori, 2016)
Francesca Caruso
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