La principessa di Clèves
“La principessa di Clèves” della scrittrice seicentesca Madame de La Fayette viene rieditato dalla Neri Pozza nella nuovissima e allettante collana ‘Le Grandi Scrittrici’.
La nuova arrivata alla corte di Enrico II, Mlle de Chartres, calamita su di sé gli sguardi trasognati di tutti gli uomini. Lei, però, si dimostra immune alle lusinghe e galanterie. La madre, Mme de Chartres, l’ha resa una giovane donna virtuosa e di saldi principi.
Il primo a rimanere folgorato da tanta bellezza e virtù è il principe di Clèves, che se ne innamora profondamente. Dopo aver fatto la sua conoscenza, col suo fare rispettoso conquista la sua stima e la sposa. La giovane principessa nutre per suo marito profonda considerazione, gratitudine e devozione, ma non contraccambia l’amore e la passione del suo sposo. Sono sentimenti che non conosce ancora. Quando, però, fa la sua apparizione a corte il duca di Nemours è amore a prima vista. Una violenta passione assale il suo cuore, ricambiata per giunta dal duca.
La principessa di Clèves farà grandi sforzi per frenare questi turbamenti amorosi. Per non nuocere in alcun modo al suo buono e amorevole marito dimostrerà una sincerità non paragonabile a nessuna donna di corte, riponendo al tempo stesso piena fiducia in lui: gli confesserà la sua passione per un altro uomo.
Pubblicato nel 1678, “La principessa di Clèves” è considerato il primo romanzo moderno in cui viene approfondito e sviscerato l’aspetto psicologico dei personaggi.
Madame de La Fayette descrive nel particolare ogni aspetto emotivo della principessa di Clèves: i suoi pensieri più reconditi, il turbamento per qualcosa che – vista anche la giovane età – non riconosce, a cui non sa dare un nome. Quando poi comprenderà di quale portata siano le sue emozioni e desideri, farà una scelta onesta e coraggiosa oltre ogni dire confessando al marito la sua passione per un altro.
Questa eroina scardina le dissimulazioni di cui si nutre la corte, sovvertendone le regole sia negli intrighi amorosi, che nel comportamento da tenersi in determinate circostanze. Per quanto sia un’eroina d’altri tempi la si ammira ancora oggi come Jane Eyre e molte altre. Si rimane colpiti dalla sua forza di volontà, onestà e integrità mantenute fino in fondo.
L’ostacolo tra i due innamorati è qui la coscienza della protagonista. Non è presente più solo un ostacolo materiale, ma psicologico. La principessa decide di essere leale fino ad arrivare alla rinuncia. Una tale risoluzione può sembrare estrema, eccessiva, eppure racchiude in sé una forma di coerenza che la donna porta con sé fino alla fine. La sua scelta può essere condivisibile o meno, ma è da ammirare per la sua unicità.
Madame de La Fayette mette sotto i riflettori la vita di corte di Enrico II, che ricorda molto da vicino quella di Luigi XIV, a dimostrazione che un certo modo di agire è comune a tutte le società e generazioni, determinate cose non cambiano mai.
Madame de La Fayette si appassiona alla scrittura grazie alla cugina letterata Marie de Sévigné, protagonista del suo primo libro. “La principessa di Clèves” è il suo romanzo più famoso, tuttavia numerose sono le opere di Madame, molte delle quali all’epoca sono state pubblicate con pseudonimi, perché considerato sconveniente essere una scrittrice, per una donna della sua levatura sociale. Da questo romanzo sono stati tratti diversi film cinematografici: nel 1961 “La principessa di Clèves” di Jean Delannoy, nel 1999 “La lettera” di Manoel de Oliveira, nel 2000 “La Fidélité” di Andrej Zulawski, solo per citarne alcuni.
È un romanzo che si legge voracemente e si ama profondamente.
La principessa di Clèves
Titolo originale: La princesse de Clèves
Autrice: Madame de La Fayette
Introduzione: Isabella Mattazzi
Traduzione: Vincenzo Acanfora
Traduzione rivista da: Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala
Casa editrice: Neri Pozza, 2014
Pagine: 202
Prezzo: € 14,50
Questo libro è stampato col sole: Azienda carbon-free
Francesca Caruso
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