FEFF 17: un’edizione da ricordare
Eccoci giunti all’ultima giornata del Far East, una giornata non priva di sorprese e d’immagini che rimarranno a lungo negli occhi e nella mente dello spettatore.
Quest’edizione - ricca come sempre di film per tutti i gusti e palati - ha visto la presenza in sala del talentuoso Jackie Chan, che insieme al regista Daniel Lee, ha parlato del loro “Dragon Blade”. Nella sala gremita del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il pubblico ha avuto modo di immergersi in una storia d’amicizia, ma soprattutto osservare come due popoli diversi per cultura e obiettivi possano dialogare, collaborare e capirsi, più di quanto si pensi.
Il comandante Huo An ha il compito di mantenere la stabilità tra le regioni sulla Via della Seta. Il generale romano Lucius, in fuga con la sua legione da occidente, giunge alle porte della città dove risiede Huo An. Lucius vuol far riposare i suoi uomini e pensa di prendere la città con la forza. Huo An e Lucius si battono con la spada, ma una tempesta di sabbia li costringe a fermarsi. Huo An li accoglie e viene messo al corrente del motivo della loro fuga: Tiberius vuole il trono destinato al giovane Publius e non si fermerà davanti a nulla.
“Dragon Blade” è un film dalle epiche battaglie di massa, ma anche di grandi duelli: quello tra Huo An (Jackie Chan) e Lucius (John Cusack) e quello tra Huo An e Tiberius (Adrian Brody). Il regista pone l’accento su quanto sia importante saper ascoltare il proprio interlocutore e provare a mettersi nei suoi panni prima di qualsiasi azione offensiva.
Tra le pellicole proiettate c’è stata la commedia romantica sudcoreana “My Love My Bride”, che mette in primo piano le difficoltà nel capire l’altro in una coppia di giovani sposini.
Young-min dà per scontate le attenzioni della moglie, che gli prepara da mangiare, raccoglie i panni che lui lascia per casa ed è sempre disponibile. Mi-young inizia a non sentirsi apprezzata dal marito. Le liti aumentano, fino a quando accade qualcosa di incisivo che li fa riflettere sul loro rapporto.
“My Love My Bride” è una commedia frizzante, che vira nelle problematicità che sorgon quotidianamente in un matrimonio, lasciando che il dramma si insinui senza eccedere.
“Kung Fu Jungle”, film diretto da Teddy Chan e interpretato da Donnie Yen, è una co-produzione Hong Kong-Cina, per chi ama le arti marziali, ma è anche un thriller, con un cattivo che va fermato e l’unico in grado di riuscirci è rinchiuso in un penitenziario. In seguito alla perdita della moglie, Fung Yu-Sau sfida in combattimenti mortali i più bravi lottatori delle varie discipline di arti marziali.
Se Hahou Mo riuscirà a prendere l’omicida, avrà uno sconto della pena.
In una forsennata kermesse di combattimenti marziali si sviluppa un’articolata e intrigante storia di redenzione da parte del protagonista.
Il sudcoreano “Tazza: The Hidden Card” è uno di quei film che è impossibile non amare. Protagonisti sono il gioco d’azzardo e i professionisti del baro, attività che frutta milioni e milioni. Nulla è come appare in questo film, le mani fanno il loro gioco e solo l’occhio allenato di un altro baro può scovare l’inganno.
A chiudere il Far East questa sera alle 22.00 ci pensa Tsui Hark col suo “The Taking of Tiger Mountain”, altra imperdibile chicca del talentuoso artista, che in un misto d’azione, avventura e umanità, ci consegna delle emozioni autentiche, come fa ogni anno il Far East Film Festival. Ed è ancora FEFF 17!!!!
Francesca Caruso
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