High School Musical 3
Titolo originale:High School Musical 3: Senior Year
USA: 2008. Regia di: Kenny Ortega Genere: Musical Durata: 100'
Interpreti: Zac Efron, Vanessa Anne Hudgens, Ashley Tisdale, Corbin Bleu, Bart Johnson, Leslie Wing, Alyson Reed
Sito web: www.disneypictures/highschoolmusical3
Nelle sale dal: 31/10/2008
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Riccardo Balzano
E' il momento di diplomarsi per i ragazzi della East High School.
E all'euforia per l'avvicinarsi dell'ultimo musical che metteranno in scena per festeggiare la fine dell'anno si aggiunge il dispiacere di lasciarsi.
Non solo grandi amicizie potrebbero essere stroncate, ma anche l'amore tra Troy e Gabriella, che vorrebbero scegliere strade diverse ma che non hanno il coraggio di dirsi addio.
Da Disney Channel al grande schermo, da basso ad alto budget, continua il fenomeno di "High school musical" e il grande fervore dei tanti fans, pazzi per i giovani, belli e talentuosi protagonisti. Nulla cambia e si perde nel passaggio dalla TV al cinema: ancora balletti, canzoncine pop, battutine e brillantini. Tutto più accurato ovviamente, dalla fotografia (Daniel Aranyò) alle scenografie ( Mark Hofeling, e Ken Kirchner), coreografie ancora più spettacolari ( ma già nei due capitoli precedenti si erano fatte apprezzare), il punto debole è la regia. Gli episodi trasmessi su Disney Channel mancavano proprio di un tocco più cinematografico, troppo televisivi per un genere, il musical, che ha bisogno di artifici e mano sapiente. Sembrava che questa limitatezza fosse dovuta a un budget troppo basso, ingiustificabile già nel secondo film dato il successo del primo, che metteva i freni all'ingegno e alla fantasia del regista. Non è così.
La regia di Ortega non è coinvolta dal ritmo, continua a seguire con discrezione i passi di danza degli attori/ballerini (sempre più bravo Zac Efron che vedremo nel remake di "Footlose" diretto da Ortega), senza passione, e questo è strano dal momento che lo stesso regista si è occupato in parte delle coreografie, in questo capitolo come negli altri. Una regia piatta non è certo ideale per un musical.
La sceneggiatura di Peter Barsocchini non aiuta: ripropone le stesse situazioni degli altri episodi, divisibili in tre momenti: amore, litigio/separazione, riconciliazione. Le canzoni sono andate incontro a un processo decrescente, tanto piacevoli nel primo film, tanto poco orecchiabili in quest'ultimo.
Questo terzo episodio ha però un punto a favore: una maggiore analisi psicologica dei protagonisti, colti in un momento tanto affascinante quanto complesso, il passaggio dall'infanzia alla maturità.
Con la fine della scuola terminano i giochi della fanciullezza, ancora assoporabili nello spettacolo finale, è il tempo delle scelte, della serietà, e forse lo sguardo commosso degli attori, nell'ultima scena, è più un saluto rivolto al passato che al pubblico...ma non è detto che l'uno escluda l'altro.
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