Salvate Nemo, vittima del successo |
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Scritto da Administrator | |
venerdì 27 giugno 2008 | |
LONDRA - È una storia che ha intenerito milioni di padri e di figli in tutto il mondo: l'epica lotta di un papà per ritrovare il figlio perduto. Entrambi, sia il genitore che la sua amata creatura, sono pesci, o meglio pesciolini, per la precisione pesci pagliaccio: un adorabile animaletto pinnato, di un bel colore arancione striato di bianco. Nella storia, dopo che un barracuda gli ha mangiato la mamma e i fratelli (questi ultimi ancora chiusi dentro le uova), il pesce-bimbo si perde nell'oceano, viene pescato da un dentista, che se lo porta a casa, a Sidney, lo regala a una pestifera figlia, che lo chiude in un acquario. Alla fine di innumerevoli avventure, il pesce-papà ritrova suo figlio, che evade dall'acquario e torna felice nel suo ambiente naturale, il mare.
A segnalare questo pericolo imminente è stato un biologo marino britannico, Billy Sinclair, docente alla University of Cumbria, che ha trascorso gli ultimi cinque anni a studiare i pesci pagliaccio delle barriere coralline australiane. Ha scoperto così che in alcune aree il numero di esemplari di questa specie è calato del 75 per cento. "Per essere salvato dall'estinzione - afferma lo scienziato - dovrebbe essere immediatamente classificato come specie a rischio". Naturalmente non tutti i pesci pagliaccio che finiscono negli acquari provengono dalla barriera corallina australiana o da qualche altro mare tropicale: in Gran Bretagna, per esempio, secondo dati citati dallo stesso Sinclair, ogni anno vengono importati circa 110 mila pesci pagliaccio, il 50 per cento dei quali viene allevato in cattività, ovvero di fatto nasce già in un acquario. Ma la restante metà viene da un mare o da un oceano. Ed è comunque abbastanza per minacciare la sopravvivenza di questa specie. Paradossalmente, insomma, la commovente storia del piccolo Nemo animato è servita, anziché a proteggerlo e a salvarlo, a mettere in pericolo il pesce pagliaccio della realtà. Forse bisognerebbe girare un altro film, intitolato "E smettetela di cercare Nemo!", perché venga lasciato dov'è, in pace, a casa propria.
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