A Castiglione del Lago il Cinema come ponte tra culture |
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Scritto da Redazione | |
venerdì 31 maggio 2019 | |
A Castiglione del Lago il Cinema come ponte tra culture SAVINA (CEI): "Non c'è altra strada se non quella dell'incontro. L'unico modo è quello di farsi prossimo alla diversità"
Stili di vita occidentali e tradizioni mediorientali sono oggi così inonciliabili? Da Europa e Stati Uniti a Iraq, Iran e Curdistan quanto si perde della propria identità e quanto si ritrova? E la vita in Occidente è davvero così lontana dai precetti di alcune religioni o possiamo trovare insieme una via di conciliazione?
"Il cinema è uno strumento molto importante per parlare di dialogo interreligioso perché consente di evidenziare attraverso le immagini alcuni aspetti particolari di religioni e fedi" - ha spiegato Don Giuliano Savina, Direttore Ufficio Nazionale CEI per L'Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso.. Per Phaim Bhuiyan, regista di Bangla che ha ricevuto ieri la candidatura ai nastri d'argento come migliore regista esordiente "il ruolo del cinema è quello di fare cultura. Molte persone non conoscono i relativi mondi e il cinema è un mezzo per unire tutti e poter diffondere il diverso da noi. In generale c'è molta ignoranza e speriamo che il cinema possa essere sempre più un ponte tra culture".
Per Fariborz Kamkari, regista di Pizza e datteri film emblematico che rappresenta l'essenza di due culture diverse "il cinema è uno strumento molto efficace di comunicazione che mi aiuta a raccontare la realtà e permette agli altri di conoscere anche altre culture e la realtà vista da dentro. Spesso i media restituiscono un'immagine diversa dalla realtà. |
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