Far East Film Festival 16: una kermesse ricca d'emozioni
Domenica 27 aprile è stata una giornata ricca di emozioni e commozione per il pubblico fareastiano.
Il film "The Eternal Zero" di Yamazaki Takashi ha emozionato fino alle lacrime col racconto di un amore diviso dalla guerra: quello di un pilota militare che vuol sopravvivere a ogni costo per tornare a casa, dalla moglie e dalla figlia. L'uomo è contrario a gettare invano la vita sua e dei suoi commilitoni, contrario ai kamikaze.
Yamazaki sottolinea in maniera perfetta quanto la mentalità giapponese del passato su certe questioni fosse erronea, non solo vista con gli occhi di oggi, ma anche con gli occhi di chi c'era e avrebbe voluto adottare un'altra strategia, che incoraggiasse a vivere e non a morire.
Yamazaki parla in maniera tutt'altro che retorica e scontata della pace, lasciando un monito: non bisogna dimenticare quanto accaduto per non rifare gli stessi errori.
Tratteggia al tempo stesso una bellissima storia d'amore che supera la morte e il tempo.
E' un film potente, campione d'incassi al box office giapponese, ha riscosso un lungo plauso dal pubblico festivaliero.
Ad infondere allegria e comicità ci ha pensato "Miss Granny", commedia dal tocco fantastico di Hwang Dong-hyuk, dove una nonna con la risposta sempre pronta e pungente - che adora il figlio docente universitario - per una serie di vicessitudini diventa una ventenne. Il corpo è quello di una ventenne, ma la mentalità rimane quella dell'anziana.
Si ride di gusto e dopo averla conosciuta non si può fare altro che voler bene a questa vecchina un pò aspra. E' un film fresco e creativo, che il pubblico ha amato.
Il tanto atteso "The Raid 2: Berandal" ha invece infiammato gli animi con combattimenti egregiamente coreografati e una macchina da presa agile, che copre svariate angolazioni, regalando una visione completa e appagante per gli occhi. Non è tanto la storia raccontata, ma come questa viene messa in scena ad eccitare lo sguardo. Lo spettatore freme, scalpita e quello del Far East si è lasciato andare a un plauso liberatorio ogni quavolta il protagonista finiva una fase intensa e incisiva.
Questa sera, Lunedì 28 aprile, sono in molti ad essere in fermento per l'Orso d'Oro a Berlino 2014 "Black Coal, Thin Ice" di Diao Yinan, un noir sottile e arguto.
Continua la febbre per il cinema dell'Estremo Oriente, continua il Far East.
Francesca Caruso
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