Oscar 2013: Argo Miglior Film dell'Anno - vincitori e considerazioni
Poche sorprese, ma quelle poche davvero clamorose, e l’ormai solita tendenza hollywoodiana a premiare ‘tutti’.
Ancor più dello scorso anno, gli Oscar 2013 si sono dimostrati estremamente equilibrati, segnando persino dei veri e propri record. 24 anni dopo A spasso con Daisy, ad esempio, un film non candidato alla Miglior Regia è riuscito a far sua la statuetta più ambita, grazie all’esplosione di Argo, vincitore di tutti i riconoscimenti più importanti nell’ultimo mese.
Altro record quello capitato tra le mani di Daniel Day-Lewis, perché non era mai successo che un attore riuscisse a vincere 3 Oscar come Miglior Attore Protagonista. Daniel Day-Lewis ce l’ha fatta. Il primo nel 1990, il secondo nel 2008, ed ora il terzo. Quello più scontato di tutti con Lincoln.
Proprio il film di Steven Spielberg è invece uscito con le ossa rotte dalla nottata, vincendo ’solo’ 2 Oscar. Addirittura 12 le nomination, ma l’andazzo si era già capito ai Golden Globes, con 7 nomination e una sola vittoria. A battere Spielberg, ancora una volta, il sorprendente Ang Lee, già riuscito a sconfiggerlo nel 2006 con I segreti di Brokeback Mountain. Steven in quel caso correva con Munich.
Chi guarda tutti dall’alto, anche in questo caso un po’ a sorpresa, è proprio Vita di Pi, riuscito a strappare 4 Premi Oscar, battendo in volata Les Miserables, fermatosi a quota 3. Seconda statuetta alla sceneggiatura per Quentin Tarantino, tornato a festeggiare quasi 20 anni dopo Pulp Fiction, mentre Jennifer Lawrence ha confermato tutte le proprie qualità d’attrice vincendo il suo primo Oscar alla tenera età di 22 anni. Mostruosa, a scapito della ‘povera’ Riva, che ha così dovuto festeggiare gli 86 anni nel peggiore dei modi.
Zero statuette per Re della Terra Selvaggia, outsider della serata, mentre Il Lato Positivo è riuscito a vincerne soltanto una delle 8 in cassa, e proprio grazie alla Lawrence. 2 gli Oscar finiti tra le mani di Skyfall, grazie anche ad un incredibile ex aequo al montaggio sonoro, con Zero Dark Thirty, Anna Karenina ed Amour a quota uno. Stupefacente, invece, e sinceramente immeritato, l’Oscar vinto da Brave - Ribelle, a dimostrazione di come la Pixar sia ormai diventata imbattibile, persino quando meriterebbe di essere battuta, mentre Anne Hathaway non ha fatto altro che confermare i pronostici della vigilia facendo sua la prima statuetta della propria carriera. Chi è già arrivato a due, ed entrambe le volte grazie a Quentin Tarantino, è Christoph Waltz, degnamente celebrato con Django.
Nel complesso, è stata una serata condita da straordinari numeri musicali, in grado di regalarci Adele, Norah Jones, Shirley Bassey, Barbra Streisand, Jennifer Hudson, il cast di Chicago e quello di Les Miserables, ma zavorrata dalla scarsa vena comica di Seth MacFarlane, probabilmente troppo ‘trattenuto’ per far esplodere con fragore il proprio tipico tocco di pura irriverenza. Detto ciò, all’anno prossimo. Con un’altra lunga nottata di statuette.
Vincitori:
- Miglior Film: Argo
- Miglior Sceneggiatura Originale: Django Unchained
- Miglior Sceneggiatura Non Originale: Argo
- Miglior Attore protagonista: Daniel Day-Lewis per Lincoln
- Miglior Attrice Protagonista: Jennifer Lawrence per Il Lato Positivo
- Miglior Regista: Ang Lee per Vita di Pi
- Miglior attore non protagonista: Christoph Waltz per Django Unchained
- Miglior cortometraggio d’animazione: Paperman
- Miglior film d’animazione: Brave - Ribelle
- Miglior Fotografia: Vita di Pi
- Migliori Effetti Speciali: Vita di Pi
- Migliori Costumi: Anna Karenina
- Miglior Trucco: Les Miserables
- Miglior cortometraggio: Curfew
- Miglior cortometraggio documentario: Inocente
- Miglior documentario: Searching for Sugar Man
- Miglior film Straniero: Amour
- Miglior sonoro: Les Miserables
- Miglior montaggio sonoro: Zero Dark Thirty ex aequo Skyfall
- Migliore Attrice Non Protagonista: Anne Hathaway - Les Miserables
- Miglior Montaggio: Argo
- Miglior Scenografia: Lincoln
- Miglior Colonna Sonora: Vita di Pi
- Miglior Canzone: Skyfall di Adele
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