Changeling
Titolo originale: Changeling
USA: 2008. Regia di: Clint
Eastwood Genere: Thriller Durata: 140'
Interpreti: Angelina Jolie, John
Malkovich, Riki Lindhome, Amy Ryan, Colm Feore, Devon Gearhart, Jeffrey Donovan,
Kelly Lynn Warren, Devon Conti
Sito web: www.changelingmovie.net
Nelle sale dal: 14/11/2008
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Gianluca Frappampina
Al termine degli anni venti, Christine Collins, lavora in un centralino di Los Angeles e cresce da sola il figlioletto Walter. Christine ostenta forza d’animo per fronteggiare l’assenza di un uomo al suo fianco e si sforza di infondere tale sicurezza anche a Walter, bimbo giudizioso ma che sembra celare troppa tristezza per la sua giovane età.
Gli impegni lavorativi della giovane mamma la costringono a lasciare in alcune occasioni solo il bambino, e proprio in una di queste occasioni, al rientro a casa, Walter non c’è più.
La ricerca del figlio, sempre più spasmodica e frenetica, si rivela infruttuosa; non ci sono tracce, testimoni. Nessuno sa dove sia, nessuno l’ha visto.
La polizia brancola nel buio ed è inoltre coinvolta in una spirale di feroci critiche dell’opinione pubblica circa la gestione del corpo poliziesco, corrotto e al di sopra delle regole. La scomparsa di Walter, che nel frattempo diventa un caso mediatico, non fa che peggiorare la situazione, così il caso stesso viene considerato un ottimo metodo da strumentalizzare per placare l’ ostilità della comunità. Cinque mesi dopo la scomparsa del bambino, la polizia annuncia di averlo trovato. Il tanto agognato ritorno del piccolo fra le braccia della mamma che instancabilmente non ha mai smesso di cercarlo, avviene alla stazione, davanti a decine di giornalisti e fotografi, ma l’evento non si consuma come ci si aspetterebbe ovvero con abbracci e lacrime di gioia.
Christine è convinta che il bambino esibito dai poliziotti alla stampa come un trofeo e una ritrovata fiducia nelle forze dell’ordine, non sia suo figlio.
Col passare dei giorni, il dubbio diventa consapevolezza e certezza e a poco servono le giustificazioni del capitano per spiegare le diversità fisiche e psicologiche del bambino.
Non è Walter, una mamma certe cose le sa.
L’insistenza con cui Christine afferma la verità è scomoda ed incrina la piccola stabilità riconquistata dai vertici della polizia.
Nemmeno la fastidiosa recitazione del falso Walter mette a tacere la giovane donna che lotterà fino ad essere internata in una casa di cura in cui scoprirà che molte pazienti, come lei, si trovano in quel luogo ingiustificatamente.
Troverà un importante aiuto nella sua crociata nel Reverendo Briegleb, impegnato da tempo nella denuncia dei soprusi della polizia e nel celebre avvocato Hahn che patrocinerà il caso della donna pro bono.
Tremenda storia realmente accaduta in America negli anni venti, la regia di Eastwood si concentra su un’Angelina Jolie in periodo di grazia.
Numerose pellicole in un fazzoletto di tempo, la splendida Jolie incarna panni anche molto diversi fra loro e sempre egregiamente.
Bellezza sfolgorante, la sua recitazione è una perla che abbaglia e oscura un ottimo John Malkovich nelle vesti del reverendo Briegleb. Eccezionale nel manifestare le sensazioni di una mamma disperata ma mai rassegnata, si diventa così compartecipi della sua situazione da consumare la pur infinita pellicola (140 minuti) senza distrazioni e sperando in un lieto fine.
L’oscar se lo meriterebbe tutto. Eastwood, che è subentrato a Ron Howard rimasto produttore, ha aggiunto un gioiello ad una collezione chilometrica di successi cinematografici davanti e dietro la macchina da presa, ma le lodi per la splendida attrice fanno pensare che il merito sia quasi tutto di quest’ultima.
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