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Titolo: Codice Mercury
Titolo originale: Mercury Rising Caratteristiche del Blu Ray in vendita dal 19 Aprile 2018.
Film
La NSA (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) utilizza un codice cifrato e teoricamente impossibile da decrittare per proteggere una lista che contiene tutti i nomi degli agenti che a livello internazionale operano sottocopertura. Inutile dire l’importanza di queste informazioni e la massima affidabilità di cui deve godere il sistema di sicurezza che le protegge.
Immaginate la sorpresa e lo sconcerto quando durante uno dei tanti test a campione, che il colonnello Nicholas Kudrow (Alec Baldwin) ha ordinato per saggiare l’inespugnabilità del codice, dimostra la vulnerabilità del progetto perchè qualcuno ha, senza alcuna fatica, decifrato il codice.
L’abile decrittatore in questione è nientemeno che un bambino autistico (Miko Hughes) che involontariamente diventerà il bersaglio di alcuni killer che dovranno impedire che, un progetto che vale un colossale investimento governativo e la reputazione del colonnello Kudrow, che sul progetto in questione ha costruito un’intera carriera, naufraghino miseramente.
Dopo che i genitori del bambino vengono assassinati e il bambino svanisce nel nulla toccherà all’agente dell’FBI Art Jeffries (Bruce Willis) indagare sul caso e una volta trovato il bambino, impedire che quest’ultimo venga eliminato.... Il regista Harold Becker con più di qualche esperienza con il genere, suo il pessimo "Unico testimone" con John Travolta, ma anche "Malice - Il sospetto" e "Seduzione pericolosa", porta sullo schermo il romanzo "Simple Simon" di Ryne Douglas Pearson e purtroppo mette in scena una vera e propria fiera delle banalità. Il tutto condito con una serie di stereotipi mal gestiti che in un thriller diventano una sequela di irritanti premesse non richieste, che rivelano allo spettatore non solo lo scontatissimo finale, ma fanno da preambolo ad ogni sequenza minando inesorabilmente ogni presupposto richiesto dal genere. Il cast non è da meno, volenteroso ma senza nerbo Bruce Willis che ci ripropone una versione sottotono dei suoi eroi action, mentre Alec Baldwin si cimenta in una performance da museo delle cere, si salva solo il talentuoso Miko Hughes che per l’occasione, affiancato da uno psichiatra infantile, ha frequentato veri bambini affetti da autismo per meglio interpretare il suo personaggio.
Codice Mercury purtroppo non funziona come dovrebbe e potrebbe, insomma consigliato solo ai fan più irriducibili di Bruce Willis che per l’occasione si è anche guadagnato un Razzie Award per la peggiore performance dell’anno.
Video Il film prodotto da Universal e disribuito da Koch Media per la nuova collana "Hollywood Classic International" viene presentato nel formato 2,35:1 con codifica a 1080 p. La confezione è l'intramontabile Amaray, ma dalla veste grafica totalmente rinnovata ed accattivante. Minimale l'artwork interno, dove troviamo l'immagine originale della locandina del film. Grazie a un Bitrate molto elevato che si mantiene costantemente oltre i 30 Mbps di media, il risultato finale è entusiasmante. Ci troviamo di fronte a un quadro video compatto e definito, dove, specialmente nei primi piani il livello di dettaglio è altissimo. Non si ha mai la sensazione che il film abbia venti anni alle spalle. Le scene con poca illuminazione tendono ad avere un lieve calo di compattezza con un livello del nero che fagocita alcuni dettagli. Perfetti i primi piani e gli incarnati sempre estremamente naturali. Ottimi i colori.
Audio
Comparto audio buono che svolge egregiamente il suo lavoro regalandoci una colonna sonora all'altezza. Troviamo due tracce lossless in formato 5.1 DTS HD sia per la lingua originale che per il doppiaggio italiano sufficientemente squillanti e curate sotto ogni aspetto. L'uso dei canali surround nelle scene delle sparatorie è ottimo e ben bilanciato, ricreando un campo sonoro profondo e coinvolgente. L'uso del Subwoofer è buono e mai preponderante, intervenendo solo in alcuni momenti. Da rimarcare il canale centrale sempre presente che regala oltre a dialoghi cristallini, effetti di ambienza buoni e con una certa dose di spazialità.
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