Titolo: Debito di sangue
Titolo originale: Blood Work
USA: 2002. Regia di: Clint Eastwood Genere: Thriller Durata: 110'
Interpreti: Clint Eastwood, Jeff Daniels, Dylan Walsh, Wanda De Jesus, Anjelica Huston, Tina Lifford, Paul Rodriguez, Mason Lucero, Gerry Becker, Rick Hoffman, Alix Koromzay, Igor Jijikine, Dina Eastwood, Beverly Leech, June Kyoto Lu
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 2002
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Accigliato
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“Debito di sangue” (Blood work), thriller del 2002 prodotto, diretto e interpretato dal grande Clint Eastwood, esce sul mercato italiano per la prima volta in Blu-ray Disc Alta Definizione, avvalendosi di interessanti contenuti extra: il Making Blood work e un’intervista a Clint Eastwood, Wanda Dejeus e Paul Rodriguez.
La Warner Bros. fa rivivere l’adattamento del romanzo omonimo di Michael Connelly in tutta la sua bellezza con questa nuova edizione.
In 110 minuti conoscerete un personaggio come solo Eastwood riesce a tratteggiare con quelle sue singolari peculiarità: un uomo solitario, diffidente, a volte accigliato, sarcastico, ma di buon cuore.
Questa è la storia di Terry McCaleb, un agente dell’ FBI in pensione, ritiratosi perché colto da un infarto mentre inseguiva il cosiddetto killer del codice. Due anni dopo riceve la visita di Graziella Rivers, che gli chiede di scoprire la verità sul delitto della sorella. La donna rivela a McCaleb che è il cuore di sua sorella quello trapiantato nel suo corpo.
L’uomo decide di aiutarla, ma più si avvicina alla risoluzione del caso, più questi si infittisce. Qualcuno trama nell’ombra per allontanarlo dalla verità.
Quello sceneggiato da Brian Helgeland è un film dalla solida struttura, con dialoghi di mestiere e attori che caratterizzano bene i rispettivi personaggi, iniziando da Eastwood, sempre ineccepibile, e proseguendo con Angelica Houston, nelle vesti della Dottoressa Bonnie Fox.
Clint Eastwood pone il suo malconcio protagonista nella condizione di tornare a vivere veramente.
Può sentirsi nuovamente vivo, solo quando gli capita un caso tra le mani che lo coinvolge totalmente, ponendosi in prima linea, nonostante le riserve del suo dottore. Sa di avere le giuste capacità per trovare il bandolo della matassa. Quelli raccontati dal regista sono quasi sempre personaggi che interiorizzano, uomini tutti d’un pezzo, determinati e grintosi, che non si arrendono mai e che arrivano fino in fondo, con padronanza di sé.
Personaggi come lo scorbutico Frankie Dunn di “Million Dollar Baby” (2004) o l’irascibile Walt Kowalski di “Gran Torino” (2008) rimangono impressi, lasciando un’impronta nell’animo, difficilmente cancellabile.
Per questo film il regista ha vinto il Future Film Festival Digital Award - premio giunto al suo quattordicesimo anno d’età - che viene assegnato alla Mostra del Cinema di Venezia da una giuria internazionale di giornalisti.
Questo premio viene conferito al film che utilizza nel modo migliore le nuove tecnologie digitali presenti al Festival.
“Debito di sangue” è stato girato nelle primavera del 2002 in 38 giorni tra Los Angeles e Long Beach. All’epoca il film non è stato un successo, costato 50 milioni di dollari, ne ha guadagnati un totale di 32 (di cui 26.2 negli Stati Uniti). Col tempo è stato rivalutato, divenendo un cult della filmografia di Eastwood.
C’è chi ha visto similitudini con altri suoi film precedenti, eppure, come spesso capita, sono determinate peculiarità che ritornano nelle pellicole di un artista che ne determinano il suo marchio.
Può capitare che si facciano film meno riusciti di altri, ciò non toglie che “Debito di sangue” abbia le carte in regola per essere un buon thriller.
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