Titolo: End of Watch - Tolleranza Zero
Titolo originale: End of Watch
USA: 2012. Regia di: David Ayer Genere: Thriller Durata: 110'
Interpreti: Cody Horn, Anna Kendrick, Jake Gyllenhaal, America Ferrera, Michael Peña, Frank Grillo, Natalie Martinez, David Harbour, Shondrella Avery, Kristy Wu, Hugh Daly, Maurice Compte, Candace Smith, Ramon Camacho, Corina Calderon, Cynthia Harmon, Gene Hong, Michael Monks
Sito web ufficiale: www.twitter.com/EndOfWatchMovie
Sito web italiano: www.endofwatch.it
Nelle sale dal: 22/11/2012
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Realistico
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Lo sceneggiatore e regista David Ayer si cimenta ancora una volta in un film sui poliziotti, mostrandone, però, un diverso punto di vista e modo di agire. Se in passato si è soffermato su poliziotti gangster o corrotti - come non citare “Training Day” - in questo film mette in rilievo due agenti che cercano di fare al meglio il proprio lavoro sulle strade violente di Los Angeles.
Brian e Mike sono partner e giorno dopo giorno pattugliano le strade di South Central.
Rispondendo alle chiamate in arrivo vengono a contatto con ogni tipo di crimine. Brian segue delle lezioni di cinema e riprende tutto con la sua videocamera. I due sono buoni amici e si frequentano anche nella vita di tutti i giorni.
Quando Brian s’innamora di Janet, questa viene considerata parte della famiglia da Mike e sua moglie Gabby.
Quella che Ayer ha voluto raccontare è la quotidianità di una coppia di poliziotti, che vivono in simbiosi, si proteggono l’un l’altro diventando un’unica forza per poter arrivare alla fine del turno ancora integri
La fine del turno del titolo è l’ultima cosa che ogni poliziotto scrive sul proprio rapporto: EOW, poi si annota l’ora e si va a casa.
La violenza che serpeggia per le strade li mette a rischio e, al contempo, li mette alla prova psicologicamente. Capita spesso che assistano a situazioni assurde e disumane, impossibilitati a fermare tutto lo schifo che li circonda.
L’autore è cresciuto per le strade di South Central e conosce bene queste storie. Ha deciso di portare le sue esperienze sulla carta, diventando sceneggiatore. Dopo l’acclamato “Training Day” sono seguiti diverse sceneggiature con al centro dei poliziotti. Ayer non voleva ripetersi – come ha spiegato lui stesso – ma ha compreso che conosceva meglio di altri l’argomento ed era in grado di renderlo onestamente.
La sceneggiatura di “End of Watch” è stata scritta in soli 6 giorni: “Volevo catturare la storia di questi poliziotti che escono per le strade, lavorano sodo, fanno il proprio dovere, e che fondamentalmente sono delle brave persone” spiega Ayer e continua “Quello che ci hanno insegnato ad aspettarci da un film sui poliziotti non lo troverete in questa storia.
Qui viene raccontata la realtà”.
Ayer mostra i crimini in cui i due protagonisti incorrono, ma quella tratteggiata è soprattutto la storia di due amici, che di mestiere fanno i poliziotti, e le loro storie personali.
Sono presenti tematiche universali, nelle quali chiunque può identificarsi. Viene mostrata l’altra faccia della medaglia, avvicinando lo spettatore a una figura spesso bistrattata, facendo ricordare che per quanti tutori della legge corrotti e violenti ci siano, ce ne sono altrettanti onesti e che mettono in gioco quotidianamente le loro vite per ‘servire e proteggere’ il cittadino.
Ayer ha utilizzato un approccio di ripresa molto accurato e diverso dal solito.
Ha usato la macchina da presa a mano e nella quasi totalità le inquadrature sono la soggettiva degli agenti, dei criminali e delle videocamere posizionate dai personaggi stessi nell’ambiente in cui si muovono. Questa prospettiva a 360° crea dinamicità all’azione e un maggiore senso di realismo.
Due microcamere sono state messe addosso a Jake Gyllenhaal (Brian) e Michael Peña (Mike) e in ogni sequenza sono state utilizzate almeno quattro macchine da presa per riprendere da più punti di vista.
“End of Watch” è un film che mescola azione e violenza, il valore dell’amicizia e della famiglia a quello di fare bene il proprio dovere, nonostante tutto.
Per chi ama il genere o semplicemente per chi ama le belle storie “End of Watch” è un film che va visto.
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