Funny Games
Titolo originale: Funny Games
USA: 2007. Regia di: Michael Haneke Genere: Thriller Durata: 112'
Interpreti: Naomi Watts, Tim Roth, Michael Pitt, Brady Corbet, Devon Gearhart
Sito web: www.wip.warnerbros.com/funnygames
Nelle sale dal: 11/07/2008
Voto: 6,5
Recensione di: Ciro Andreotti
Nella casa in riva al lago di proprietà di una famiglia borghese tutto pare scorrere placido e tranquillo: George, il padre, e Georgie, suo figlio, stanno preparando la barca a vela per l’escursione del giorno dopo. La madre, Ann, sta preparando la cena quando viene interrotta da Peter un giovane dall’aspetto distinto che si spaccia per amico dei loro vicini. Il ragazzo è stato mandato da Eva, vicina e amica di Ann, a domandarle in prestito quattro uova ………
Riprendendo una vecchia pellicola è possibile riuscire a rivenderla come un prodotto innovativo ? Se si seguono le efferatezze con le quali Paul e Peter, sezionano le vite della tranquilla famiglia borghese che “ritrovano” in riva al lago e la conseguente affluenza in sala da parte di un pubblico che desidera seguirne le gesta, parrebbe proprio di si. Heneke difatti non riscrive ma si limita a riproporre per filo e per segno il suo precedente Funny Games, datato 1997. Rigirando ogni singola scena con i medesimi piani sequenza e dialoghi, limitandosi a pochi aggiornamenti dettati dal passare del tempo; il telefono fisso della pellicola originale è qui sostituito con i piu’ moderni telefoni cellulari. Sostituendo il cast Europeo, con attori esclusivamente USA e alcune star Hollywoodiane, fra le quali spiccano Tim Roth, Naomi Watts e Michael Pitt. Il tutto per rendere maggiormente fruibile al grande pubblico le medesime violenze che avevano accompagnato la coppia di asettici e giovani killer del film di dieci anni or sono. Il risultato finale è una pellicola fotocopia con la quale il regista tedesco di nascita (è nato a Monaco) ma Austriaco di adozione; non aggiunge nulla a una trama che nel ‘97 fece parlare di se come quella perfetta per un film d’avanguardia con una dose di ultra violenza gratuita degna dell’Arancia Meccanica di Kubrick.
Una pellicola che nel complesso rimase un gioiello per pochi adepti, che passo’ velocemente fra le pieghe della programmazione cinematografica di fine stagione ma che venne lungamente osannata dalla critica. La medesima trama, con nessun accorgimento ma sempre molto, anzi troppo, attuale; ora diviene invece una mera operazione commerciale da vendersi al pubblico USA che, secondo le parole del regista: “…resta il miglior fruitore di scene di violenza gratuita…”.
Vedetelo, quindi, se desiderate ancora oggi, come nel 1997, fare il tifo per la famiglia di brave persone contro i due psicopatici assetati di sangue e violenza. Guardatelo perché alcuni spunti meritano di essere (ri)visti, come non notare i dialoghi con i quali Michael Pitt occasionalmente si rivolge in camera ? Il tutto senza però domandarsi il senso di quello a cui state per assistere, non c’è e non era nemmeno nelle intenzioni del regista fornire una spiegazione. Potete però fare tutto questo anche senza recarvi nella piu’vicina sala cinematografica. In fin dei conti si tratta di un film già girato qualche anno fa.
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