Giustizia privata
Titolo originale: Law Abiding Citizen
USA: 2009. Regia di: F. Gary Gray
Genere: Thriller
Durata: 108'
Interpreti: Jamie Foxx, Gerard Butler, Leslie Bibb, Bruce McGill, Colm
Meaney, Viola Davis, Michael Irby, Regina Hall, Gregory Itzin, Michael
Kelly, Christian Stolte, Josh Stewart, Annie Corley, Richard Portnow,
Dan Bittner, Brooke Stacy Mills, Damien Colletti, Ryan Woodle,
Emerald-Angel Young
Sito web: www.lawabidingcitizenfilm.com
Nelle sale
dal: 25/08/2010
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Vendicativo
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Giustizia
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In chiusura d’estate, il 27 Agosto, arriverà nelle sale Giustizia Privata, il nuovo film di F. Gary Gray, regista di The Italian Job, Be Cool e Il Negoziatore, per citare i più noti e, forse, anche i più interessanti tra i suoi precedenti lungometraggi.
Un film d’azione made in Hollywood, di quelli ricchi di suspense, sparatorie, esplosioni, un pizzico di pulp e commozione finale. Un film che vede protagonista la giustizia che in America, come in Italia, come in tutto il mondo, alle volte non punisce a dovere i responsabili ma si macchia essa stessa di colpe, carenze e compromessi.
Clyde Shelton è un padre cui vengono uccise moglie e figlia, pronto a tutto pur di rendere giustizia ai suoi cari, soprattutto quando il colpevole principale resta in carcere per poco tempo e quando l’avvocato patteggia una condanna così insulsa. Inizia così il proposito di vendetta del protagonista nei confronti di tutti coloro che presero parte, dieci anni prima, al processo contro i due assassini che si introdussero in casa sua ed uccisero sotto i suoi occhi la moglie e la bambina, immagine questa, che colpisce come un pugno nello stomaco all’inizio del film e che ci catapulta subito in medias res. Un proposito però, che non è tanto di vendetta, come spiega il protagonista alla fine, ma di giustizia.
Ritmo incalzante e suspense – dovuti in gran parte anche all’ampio ricorso al montaggio parallelo che vede contrapposti, ad esempio, il concerto della bambina e l’esecuzione del condannato a morte - bella regia, un buon cast composto da volti noti del cinema americano e, last but not least, una storia, quella del farsi giustizia da sé, forse trita e ritrita, ma che in questo caso apporta delle gustose novità: ingredienti perfetti per un film d’azione che punta sulla valida, seppur ampiamente sfruttata, sceneggiatura, e sulla tensione e l’intreccio tipici del regista afroamericano.
Notevoli gli effetti speciali, in particolare il fuoco purificatore che, nell’ultima inquadratura del protagonista, lo avvolge ponendo fine alla sua agonia.
Gerard Butler non brilla particolarmente ma è pur vero che la sua carriera è appena agli inizi: tra i suoi film ricordiamo 300, in cui interpretava la parte di Re Leonida, P.S. I love you, Tomb Raider:la culla della vita e Rocknrolla. Un attore che probabilmente deve ancora formarsi.
Buona invece l’interpretazione di Jamie Foxx, attore premio Oscar per Ray, che qui veste i panni di un avvocato senza scrupoli, che scende a patti con gli assassini e che solo dopo una lunga battaglia, dopo che Clyde mette sotto assedio la sua città, Philadelphia, ritrova la retta via della giustizia.
Un buon action movie insomma quello di Gray, un avvincente filmone di fine estate che divertirà e farà rabbrividire di fronte a due sanguinose scene dal sapore splatter, una delle quali riecheggia le torture di Hostel.
Avvocato collezionista di vittorie contro padre vendicativo. Freddezza contro passionalità. Un piano portato avanti con astuzia, giocato fino all’ultimo secondo.
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