Grindhouse - A prova di morte
USA: 2007. Regia di: Quentin Tarantino Genere: Thriller Durata: 115'
Interpreti: Kurt Russell, Rosario Dawson, Rose McGowan, Quentin
Tarantino, Vanessa Ferlito, Sydney Tamiia Poitier, Zoe Bell, Jordan
Ladd, Omar Doom, Marcy Harriell
Sito web: www.grindhousemovie.net
Nelle sale dal: 01/06/2007
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Francesco Manca
In seguito ad una lieve disapprovazione iniziale, in questi ultimi periodi, ho avuto modo di rivalutare il curioso progetto della coppia Tarantino/Rodriguez. L'episodio diretto da quest'ultimo mi aveva ampiamente convinto sin dalla prima visione, mentre "Death Proof" di Tarantino mi aveva lasciato al quanto perplesso. Assolutamente non disgustato, ma...perplesso. Effettivamente "A prova di morte" è un prodotto che non punta all'intrattenimento per mezzo delle sequenze adrenaliche che pullulano sia nella prima e soprattutto nella seconda parte del film, ma vuole coinvolgere lo spettatore con quelle che, bene o male, sono state le "carte vincenti" dei vari "Reservoir Dogs", "Pulp Fiction", "Jackie Brown", "Kill Bill" ecc., ovvero, le lunghe conversazioni, in questo caso tra ragazze, che popolavano le prime due delle pellicole appena citate che, sicuramente possono risultare prolisse e a tratti anche superflue, ma è da notare il fatto che Tarantino, nel suo script, adotta questi dialoghi per parlare direttamente con il pubblico della sua più grande passione, che, presumibilmente, per chi si cimenta alla visione di una pellicola come questa, dovrebbe essere la medesima, ovvero, il Cinema. Tra i titoli più citati dai personaggi del film ci sono ovviamente i cimeli dei 60s/70s a cui Tarantino si ispira in tutto e per tutto, come "Punto zero", "Zozza Mary, pazzo Gary", "Fuori in 60 secondi" e tantissimi altri; "A prova di morte" è, in sostanza, un "riassunto" di tutte queste pellicole che hanno contribuito a formare, cinematograficamente parlando, uno dei registi più discussi, chiacchierati e perchè no? anche venerati di Hollywood. Le sgranature, i difetti alla pellicola, le "bobine mancanti", le spettacolari automobili, le citazioni...Tutto questo è "Death Proof", e tutto questo è anche l'intero "Grindhouse" che, per la loro gioia, gli americani hanno avuto l'onore di vedere esattamente come era stato pensato da Tarantino e Rodriguez, ovvero, come un unico film della durata di oltre 3 ore che racchiudeva in sè lo stesso "Death Proof" + "Planet Terror" + i cosiddetti "fake trailer" (finti trailer) di altri registi che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, e non come invece è arrivato da noi, VERGOGNOSAMENTE "spezzato a metà", senza i fake trailer (salvo quello di "Machete" che ha accompagnato l'episodio di Rodriguez) e senza lo spirito che caratterizzava le Vere Grindhouse americane degli anni '70 e che anche gli stessi americani hanno avuto la possiblità di riscoprire, sebbene, da parte loro, questo spirito non sia stato, in termini di incassi, pienamente condiviso.
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