Il Segno Della Libellula - Dragonfly
Titolo
originale: Dragonfly
USA: 2002. Regia di: Tom Shadyac Genere: Thriller Durata: 100'
Interpreti: Kevin Costner, Joe Morton, Susanna Thompson, Ron Rifkin, Kathy Bates, Linda Hunt, Matt Craven, Jacob Smith, Jay Thomas, Lisa Banes
Sito
web: www.dragonflymovie.com
Nelle sale dal:
12/04/2002
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Samuele
Pasquino
Joe Darrow (Kevin Costner) è un dottore molto stimato.
Sua moglie Emily (Susanna Thompson), anche lei medico, perde la vita a causa di un incidente stradale durante una missione umanitaria in Venezuela.
Joe combatte questo grande dolore dedicandosi al suo lavoro e occupandosi dei piccoli pazienti di Emily.
Ben presto, però, Joe dovrà affrontare il profondo mistero di casi premorte.
Alcuni bambini affermano di aver visto Emily nei loro sogni e nel tunnel che porta alla luce.
Joe non riesce a comprendere il significato di strani segni che iniziano ad ossessionarlo e va alla ricerca di una possibile soluzione, aiutato da una suora e dai bambini.
Joe comincia a pensare che la moglie non sia morta e intraprende un viaggio che lo condurrà nelle remote terre del Venezuela per trovarla.
Tom Shadyac si rivela un regista abile e sensibile a tematiche quali la morte e la fede nell’ambito del paranormale. Il cineasta dimostra di privilegiare l’aspetto umano della vicenda e cura con estrema attenzione le scene in cui la suspence si propone di suscitare un certo effetto forte ed imprevedibile.
Il film trova un suo equilibrio, fra momenti di luce e dialogo ed altri in cui impera la penombra, come fossero sospesi, in attesa di un epilogo. L'indagine sulla vita oltre la morte è argomento addirittura antico, suscettibile nel tempo di dibattiti e opinioni profondamente divergenti, questo a prescindere dal credo che ogni singolo studioso può avere.
Qui ci si trova di fronte, ma soltanto nel prologo del film, al più classico e frequente atteggiamento, lo scetticismo imperante in una società nella quale la riflessione, la fantasia e la volontà di oltrepassare certi limiti non trovano spazio. La frenetica era moderna procede legata ad un profondo ed ormai radicato materialismo, incapace di ricercare meditazione e tranquillità. Il ritmo dell'odierna globalizzazione non si confa ad argomenti troppo grandi e talvolta astratti.
Il miracolo dellla pellicola di Shadyac è quello di saper proporre una vicenda in cui proprio lo scetticismo tende a sfaldarsi, prima con una crescente curiosità, che muta in voglia di credere, talvolta ossessiva, ora sognante. Kevin Costner non delude, anzi sorprende con una prova d’attore che lascia da parte la sua avvenenza per far emergere sentimenti intensi quali lo sgomento, il dolore, la paura e l’amore.
Il suo personaggio, il dottor Joe Darrow, è un uomo che ha smesso di credere negli ideali che condivideva con la moglie defunta, ma è pronto a recepire i messaggi della consorte, seguendo un percorso di rivalutazione interiore, di purificazione atta a renderlo uno spirito idoneo alla situazione, in grado, cioè, di comprendere l'intangibile, affidandosi a un sesto senso ben distante dagli altri cinque, limitati e facilmente ingannabili.
Da uomo incline ad isolarsi, a trovare nella solitudine un sollievo apparente, Joe diviene un essere capace di percepire la presenza di Emily, imparando ad ascoltare e a coltivare una fede in lui soltanto assopita.
Il tema del soprannaturale deve essere trattato come questo film sa fare, con la giusta tensione e l'inquietudine che naturalmente non può mancare in un genere contraddistinto da solide costanti.
Il sorprendente finale corona una storia molto ben realizzata, riuscendo persino a commuovere lo spettatore. Intenso.
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