Titolo: Margin Call
Titolo originale: Margin Call
USA: 2011. Regia di: J.C. Chandor Genere: Thriller Durata: 109'
Interpreti: Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons, Zachary Quinto, Penn Badgley, Simon Baker, Mary McDonnell, Demi Moore, Stanley Tucci, Aasif Mandvi, Ashley Williams, Susan Blackwell, Maria Dizzia, Jim Kirk, Al Sapienza, Jimmy Palumbo, Peter Y. Kim, Grace Gummer, Rich Campbell, Jason Denuszek, Stephen Fletcher, Kevin Keels, Kayden Kessler, Anna Kuchma, Toshiko Onizawa, Brigid Ryan, Lynn Spencer, Laura-Love Tode, Rob Tode, Naeem Uzimann, Reginald Veneziano, Steven Weisz
Sito web ufficiale: www.margincallmovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 18/05/2012
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Ostico
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Film per esperti di alta finanza, che parla di investimenti, di banche, di complicate modalità di acquisizione. Produzione indipendente e a basso budget: opera prima di J.C. Chandor che lo ha anche scritto, basandosi sulla testimonianza diretta del padre – che ha lavorato per quarant’anni alla Merril Lynch – e di altri veterani del mondo della finanza.
Poco tempo e pochi milioni per una storia dal cast brillante che annovera il Premio Oscar Kevin Spacey, il Premio Oscar Jeremy Irons, Stanley Tucci, Demi Moore, Paul Bettany, Zachary Quinto, Penn Badgley e Simon Baker.
Senza dubbio interessante, Margin Call si concentra sull’aspetto umano della vicenda, senza condannare – non del tutto e non tutti almeno – i protagonisti.
Gente comune, in fin dei conti, che ha provocato una crisi mondiale e che fa i conti con questa consapevolezza.
Quando si scopre che la società di investimenti è sull’orlo del fallimento, c’è chi si preoccupa della sua buona uscita, chi piange perché sa che perderà il lavoro, chi pensa al proprio tornaconto e chi, come l’ottimo Kevin Spacey, non vuole prendere in giro i clienti che lo hanno seguito per anni, vendendo azioni che, fondamentalmente, non hanno alcun valore.
Ventiquattro ore di corse e calcoli, di riflessioni su come salvare il salvabile, di riunioni con i grandi capi per capire come danneggiare il meno possibile la società.
Da anni tirava aria di crisi e la crisi, temuta e preventivata, è giunta e sta per abbattersi su Wall Street, anima del capitalismo. Sul tema è da poco uscito Too big to fail, sul collasso della Lehman Brothers: analisi attenta e spietata di come una delle più potenti banche del mondo sia miseramente fallita.
L’intento del regista era quello di restituire una versione concreta e attenta delle persone che, più o meno inconsapevolmente, hanno innescato tale crollo economico.
Molto ben approfonditi i personaggi - soprattutto grazie all’ambientazione, per la maggior parte in interni, che prevede una sceneggiatura ricca di fitti dialoghi: da Kevin Spacey, sofferente per la morte del proprio cane e pronto a sacrificarsi pur di non recare danno ai suoi clienti, all’amministratore delegato interpretato da Jeremy Irons: “non sono arrivato qui per il cervello”, fino al giovane Zachary Quinto, coinvolto suo malgrado in un disastro epocale.
Personaggi che contribuiscono al realismo della situazione, che la rendono tangibile.
Buona la regia, che dà un tocco di verve al film, altrimenti appiattito su una sceneggiatura troppo spesso ostica per quanti non conoscono l’ambiente.
Presentato al Sundance Film Festival 2011 e al Festival di Berlino, Margin Call è prodotto dalla BTD (Before the door), di cui Quinto è fondatore.
Il film di Chandor probabilmente diventerà un must per chi lavora nel mondo dell’economia e della finanza: un po’ noioso a dirla tutta, soprattutto quando si perde nelle spiegazioni tecniche.
Di conseguenza, per i non addetti, da vedere esclusivamente a casa, con il telecomando alla mano e la possibilità, se lo si desidera, di cambiare canale.
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