Nessuna verità |
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Scritto da Dario Carta | |
sabato 22 novembre 2008 | |
Nessuna verità
"Nessuna verità",traduce l'inglese "Body of
Lies","ammasso di bugie".
Prendendo spunto dall'omonimo romanzo di David
Ignatius,giornalista del Wall Street Journal ed,in seguito del Washington
Post,Ridley Scott confeziona una spy story di alto contenuto politico,su uno
script di William Monahan ("The Departed").
Roger Ferris,(Leonardo DiCaprio),è un tenace agente
della CIA,operativo in Iraq,virtualmente indistruttibile ed impegnato in sito
nella guerra contro l'attività terroristica in Medio Oriente.
La sua navigata esperienza sul fronte lo ha
temprato come uno degli uomini chiave nell'impegno dell'Intelligence contro il
regime di Al Qaeda ed il sua unico contatto con l'Organismo in Patria,è il suo
superiore,il freddamente composto Ed Hoffman,un appesantito e scompigliato
Russell Crowe.
I due sono in costante contatto
conflittuale,tramite cellulare,sempre nelle mani di DiCaprio ed intuibile in
Crowe solo per la perenne presenza dell'auricolare,mentre accudisce ai figli o
fa colazione nel giardino della sua bella casa di Washington.
L'obiettivo è rintracciare ed annientare Al
Saalem,un evidente surrogato di Bin Laden,a capo di un'organizzazione nel mirino
dell'Agenzia.
Ad Amman,a Ferris si affianca Hani Salaam,(Mark
Strong),brillante e raffinato capo dei Servizi di Sicurezza
giordani.
"Nessuna verità" è un thriller d'azione costruito
su una storia di spionaggio politico ed intriso di immagini ad alto gradiente di
drammaticità.
Esplosioni,scontri a fuoco ed inseguimenti,si
susseguono a ritmo serratissimo,a narrare una vicenda che ha i colori di un
intrigo del Bond,(di Fleming),inserito nel palcoscenico politico di
oggi.
Il film si propone come mezzo di persuasione ad
identificare una realtà terroristica che non si limita ad inquinare una
situazione sociale e politica mediorientale,ma che si dilata ed inonda il
complesso della civiltà planetaria e la immerge in un clima di paura e
diffidenza.
"Body of Lies",è l'insieme delle menzogne che fanno
da sfondo alla struttura della pellicola,ove si narra che nessuno è meritevole
di fiducia e che "nessuno è innocente".
Nel mondo dello spionaggio hi - tech,il potere non
viene misurato in base al alle armi in possesso di un popolo,ma dalla dimensione
dell'informazione vitale che il singolo individuo è in grado di ottenere,al fine
di conseguire qualsivoglia tipo di controllo.
"L'informazione è basilare - dice Scott - e la
conseguenza è l'impossibilità di riporre fiducia in alcuno,fosse pure il tuo
migliore amico.
"Se sei a capo di un'organizzazione responsabile
della Sicurezza Nazionale,senza l'attitudine all'equivoco,resti debole e
vulnerabile.E' così che funziona."
Tutto il racconto gravita sullo strato di
sotterfugi espediti dai protagonisti,ciascuno inquadrato nella propria
prospettiva e tutti immersi nello sviluppo strategico della guerra e del
terrore.
Russell Crowe interpreta con realismo un uomo
cinico e duro,rozzo e grossolano,solo apparentemente affabile padre e marito,ma
in realtà portato ad usare le persone per i propri
scopi,dietro l'ingannevole pretesto di "salvare il mondo".
"Non gli importa del costo delle vite umane, -
afferma David Ignatius - al contrario di Ferris,duro sul campo,ma,quand'anche
costretto ad usare la gente,ne porta profondo rispetto".
Splendida figura,nella parte dell'elegante e
raffinato Hani,Mark Strong troneggia anche su DiCaprio ed è magnetico nella sua
essenza di misterioso e seducente personaggio,"in grado di ottenere qualsiasi
cosa con modi delicati e gentili,molto diversamente da Hoffman".
Non è mancata nel film la parentesi aperta su un
amore nato nei toni della discrezione orientale,fra DiCaprio e l'infermiera
Aisha,(Golshifteh Farahani),che interpola due culture profondamente differenti,
armonizzandosi in una condizione di speranza.
DiCaprio è perfettamente a sua agio davanti alla
telecamera e si muove con la disinvoltura che lo fa meritevole del talento che
gli è di diritto per i suoi lavori dopo "Titanic".
Ridley Scott,dal multiforme ingegno,passa con
fluida naturalezza dal fanta-horror,agli spaccati sociali,dalle commedie
brillanti,ai drammi metropolitani e,con l'abilità di un abile veterano,mette in
risalto l'antitesi fra le realtà tecnologiche,fittamente intessute negli
sviluppi di una politica inquietante e le dimensioni umane,che di quelle sono
artefici e vittime.
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