Titolo: Parker
Titolo originale: Parker
USA: 2013. Regia di: Taylor Hackford Genere: Thriller Durata: 118'
Interpreti: Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Nick Nolte, Wendell Pierce, Clifton Collins Jr., Bobby Cannavale, Patti LuPone, Carlos Carrasco, Michah Hauptman, Emma Booth
Sito web ufficiale:
Sito web italiano: www.parkermovie.com
Nelle sale dal: Inedito
Voto: 5,5
Trailer
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Uno dei mille
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Difficile e rischioso,nel cinema,consegnare il proprio volto ad un'icona,un'eccellenza preferita in platea,un eroe o una figura carismatica magari letta e riletta,idealizzata e che trovi corrispondenza con i tratti e la figura dell'attore che ne porta addosso l'identità.
Rischioso perchè proprio per questo Sean Connery ha lasciato l'agente di Ian Fleming,difficile perchè nè Tyler Perry è riuscito ad essere Alex Cross,Rooney Mara ha convinto più della Rapace,nessuno si è mai assicurato il dark charm del Mike Hammer di Spillane o del Philip Marlowe di Chandler.
Basti poi chiedere a Stallone quanto sia improbo uscire dalle secche di Rocky o di Rambo e potersi riproporre intatto per altri ruoli.
Roger Ebert diceva che a Jason Statham,attore dotato in azione e humor,è mancato il guizzo per farlo brillare nel cielo iconico di Dirty Harry di Eastwood o del Conan o Terminator di Schwarzenegger e che nonostante i suoi "Crank" e "Transporter",l'attore veste perfettamente il suo genere senza però l'upgrade al pop stardom.
Il "Parker" di Taylor Hackford ratifica la posizione professionale di un attore certamente dotato di nerbo atletico,ma altrettanto povero dei doni del multiforme ingegno.
Il film è un adattamento di "Flashfire",uno dei 24 romanzi di Donald Westlake,scritti con lo pseudonimo di Richard Stark,con protagonista Parker,senza nome proprio,un criminale senza particolare desiderio di redenzione. Nei romanzi,l'uomo è metodico e perfezionista fino all'ossessione e non esita a ricorrere a misure estreme come l'omicidio pur di raggiungere il suo scopo e sul grande schermo fu Lee Marvin in "Point Blank" nel '67 e Mel Gibson in "Payback" nel '99,nomi diversi per lo stesso personaggio.
A Parker (Statham) viene chiesto dal padre (Nick Nolte) della sua fidanzata di far parte di una squadra per mettere a segno un colpo alla Ohio State Fair,sotto il comando di Melander (Michael Chiklis).
La rapina riesce,ma Melander vuole che il bottino venga considerato un deposito per usarlo per effettuare un altro colpo più importante.
Parker si oppone,si scontra con il resto del gruppo,viene ferito e lasciato sulla strada come morto.
Ma l'uomo sopravvive e insegue Melander e la sua gang a West Palm Beach,in Florida,dove incontra Leslie Rodgers (Jennifer Lopez),una agente immobiliare in crisi economica.
Fingendosi un tycoon texano in cerca di investimenti in case,Parker usa Leslie per arrivare a Melander e alla resa dei conti.
Letteralmente farcito di scene di azione cucite in serie,il film è come un motore che gira a vuoto,incapace di elevarsi oltre la misura di un ordinario action movie televisivo che si agita e si accalora con un dispendio di energia e tempo che vanno oltre il consentito,senza produrre però alcun lavoro.
Telefonato e prevedibile in ogni pagina dello script e qualsiasi scena,il film è narrazione già udita e storia già vista nei mille capitoli del catalogo di genere.
I rari guizzi di ironia schizzano qua e là macchiette di colore annunciate e palliducce,come la boutade sulla neutralità della "Svezia.... "intendi dire la Svizzera? - "Sì,sì,fa lo stesso".
Hackford regista più estroso in "Ufficiale e gentiluomo","Ray" o lo splendido documentario "Hail,Hail !! Rock & Roll",qui sciacqua un panno in acqua tiepida e non va oltre un lavoro più adatto alla serie televisiva,per contenuti,ritmo e clima narrativo timido e diluito almeno in tre volte il tempo necessario a raccontare le stesse cose.
L'alta prevedibilità della storia e la rarefatta presenza caratteriale dei protagonisti completa assenza di spettacolo e identità latente.
Statham conferma sè stesso in una sua eterna riproposta senza trasformazioni o sorprese,nel tempo e nelle parti.
JeLo è affascinante,viene presentata con un'inquadrature dei suoi piedi,ma non trova alcuna alchimia con Staham e i due concorrono ad una commediola d'azione da chiudersi al più presto.
Il colpetto furbo sull'integrità morale del protagonista sull'onestà e sulla fedeltà alla fidanzata è il sorbetto finale di una storiella da cinema che si guarda e si dimentica senza pensieri.
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