Red Dragon
Titolo originale: Red Dragon
USA: 2002 Regia di: Brett Ratner Genere: Thriller Durata: 110'
Interpreti: Anthony Hopkins, Edward Norton, Ralph Fiennes, Emily Watson, Harvey Keitel, Mary-Louise Parker, Philip Seymour Hoffman, Frank Langella.
Sito web: www.reddragonmovie.com
Nelle sale dal: 25/10/2002
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Will Graham (Edward Norton) riesce ad arrestare il criminologo cannibale Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Alcuni mesi dopo l'agente dell'FBI deve richiedere la sua consulenza per catturare il Lupo Mannaro (Ralph Fiennes), uno psicopatico che massacra intere famiglie nelle notti di luna piena.
Tratto dal primo romanzo della trilogia su Hannibal Lecter di Thomas Harris, il film è il prequel de "Il silenzio degli innocenti". La prima scena spiega come Lecter venne preso e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza: il fautore della sua cattura è Will Graham, un detective dalle straordinarie capacità intuitive e logiche, interpretato da un Edward Norton dallo sguardo un po' sornione, disincantato, non proprio il modello del classico poliziotto duro, tuttavia ideale per la parte del protagonista.
Anthony Hopkins torna a ricoprire il ruolo di Hannibal, con la sua aria superba, la sua eccezionale sapienza e lungimiranza in qualità di prezioso consulente per le indagini condotte a ritmo lento e riflessivo. La vicenda assume presto i connotati di una caccia selvaggia, in cui la preda da stanare sembra essere invece il predatore: il Lupo Mannaro, così viene soprannominato per tutto il film, è uno psicopatico dalle molteplici sfaccettature, pieno di complessi e reso tale da un'infanzia e un'adolescenza prive di amore e segnate da traumi indelebili.
Molti ritratti di famosi serial killer partono proprio da questo presupposto, non inteso come giustificazione per i loro efferati delitti bensì come causa della loro inclinazione all'omicidio. Nel caso dell'assassino in questione influisce anche una natura distorta che genera una trasfigurazione insita in raptus folli e crudeli, questo aumenta la sua imprevedibilità e la sua furia.
Come in molti altri film, la parte sicuramente più interessante è costituita dall'analisi del delitto, condotta senza conoscerne l'autore, puntando direttamente all'intuizione che crea supposizioni aventi la funzione di tracciare un ritratto virtuale ma mai definitivo. "Red dragon" si basa piuttosto sugli incontri di Graham con Lecter, dai quali si evince un gioco potente di convincimenti, attenti studi e rivelazioni ponderate.
I colpi di scena ci sono e la sceneggiatura non risente di alcune soluzioni già ampiamente percorse, riuscendo a costruire un thriller ricco di suspense e ben aderente al genere.
|