Reservation Road
Titolo originale: Reservation Road
USA: 2007 Regia di: Terry George Genere: Thriller Durata: 102'
Interpreti: Joaquin Phoenix, Mark Ruffalo, Mira Sorvino, Jennifer Connelly, Armin Amiri, David Anzuelo, Eddie Alderson, Rocco Anacarola, Michael Anzalone
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Nelle sale dal: 23/05/2008
Voto: 7
Recensione di: Marzia Gandolfi
Ethan Learner è un professore sposato con Grace e padre orgoglioso di Emma e Josh. Dwight Arno è un avvocato separato dalla moglie e padre part-time di Lucas.
Sulla Reservation Road si incrociano i destini di Ethan e Dwight, che investe e uccide Josh. Sotto shock e incapace di reagire all'incidente, Dwight fugge via, lasciando Ethan a piangere il suo bambino sul ciglio della strada. Dopo i funerali i coniugi Learner provano a superare la loro tragedia, ma se Grace guarda avanti per il bene della piccola Emma, Ethan è ossessionato dalla vendetta.
Sarà l'inizio di una dolorosa caccia all'uomo. Reservation Road, adattamento della novella omonima di John Burnham Schwartz, è una lancinante ecografia della solitudine di fronte ai traumi e ai buchi vuoti della vita. La morte è qualcosa che al cinema viene generalmente relegata ai margini, qualcosa con cui è difficile fare i conti: non se ne parla, non la si vede, non è condivisibile, non è comunicabile.
In Reservation Road è proprio la morte invece a fondare il film. Improvvisamente, nella famiglia serena dei Learner, dove circola un'affettività sana, sopraggiunge qualcosa di inaspettato, per cui tutto si rompe. Per Ethan il lutto del figlio non è elaborabile, così il silenzio e la vendetta diventano gli unici spazi in cui cercare rifugio. La morte di un figlio è senza dubbio un fatto privato, la natura del dolore è privata, eppure si avverte nel film una risonanza più ampia, una denuncia forte contro la gestione superficiale dei reati (su strada), che premia i colpevoli e offende le vittime.
Se Ethan Learner è un padre deciso a rivendicare la dignità sociale del figlio, Dwight desidera guadagnarsi il rispetto del suo ragazzo provando a fare l'unica cosa giusta: assumersi la responsabilità del delitto commesso. La scomparsa del figlio di Ethan finisce per creare un vuoto attorno al suo personaggio, isolandolo dagli affetti. Soltanto alla fine saprà uscire dalla condizione infantile (e dalla "stanza del figlio") dove non esiste la morte.
Joaquin Phoenix, Mark Ruffalo e Jennifer Connelly si muovono con cognizione (del dolore) nella precarietà del vuoto, dentro un disagio che scardina ogni certezza descrivendo un momento assoluto dell'esistenza.
E la loro emozione diventa elaborazione.
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