Slevin
USA: 2006. Regia di: Paul McGuigan Genere: Thriller Durata: 110'
Interpreti: Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea
Recensione di: Ilaria Ferri
Cosa succede quando un ragazzo sfortunato lascia il suo paese per una
grande città e proprio appena arrivato si trova nel posto sbagliato al
momento sbagliato?
Succede che, scambiato per un'altra persona entra in contatto con le
più spietate bande di gangster della città, e viene assoldato da
entrambi i loro capi, per dei "lavoretti" poco puliti. Ovviamente il rifiuto è impossibile: pena la vita. Slevin (Josh
Hartnett), il nostro protagonista, però la prende con filosofia,
nonostante un detective e un killer professionista si mettano alle sue
calcagna, trova consolazione tra le braccia della bella e
intraprendente vicina di casa (Lucy Liu) e trova il modo per affrontare
la situazione. Nuovo lavoro per Paul McGuigan, regista scozzese già autore di diversi thriller. "Slevin Patto Criminale" è un film che ripercorrendo i canoni del noir,
li modernizza: c'è il cattivo che più cattivo non si può, anzi ce ne
sono due, c'è l'innocente tirato in ballo, la ragazza affascinante che
lo aiuta, il poliziotto tenace che non lo molla. La sceneggiatura ci offre una serie di situazioni al limite tra il
surreale e la più cruda realtà malavitosa, una serie di battute
memorabili e poco politically correct, dei personaggi irresistibili.
Sebbene l'atteggiamento calmo e compassato del protagonista lasci sin
da subito immaginare che c'è l'inghippo da qualche parte, il finale
ampiamente rivelatorio riesce comunque a tenere alta l'attenzione dello
spettatore.
Ciò che rende però questo film il gioiellino che è, sono una serie di pregi.
Oltre agli ottimi dialoghi, spicca anche la cura della scenografia: una
fusione di stile anni '70 e modernità caratterizza gli ambienti chiusi
e gli esterni contrapponendoli e non permettendo di collocare
precisamente i fatti nel tempo, ma donando un certo stile e carattere
al tutto.
Anche le scelte registiche sono pregevoli, McGuigan fa largo uso di
profondità di campo e primissimi piani, le immagini spesso sono
deformate e ricche di inserti nei flashback, la macchina da presa
compie a volte larghi e fluidi movimenti e a volte movimenti più
ritmati, trovando sempre modi originali per passare da una sequenza
all'altra.
Il cast è a dir poco eccezionale e qui si esprime al meglio delle
proprie capacità: Ben Kingsley e Morgan Freeman sono i capi gangster
delle opposte fazioni, Bruce Willis è Mr. Goodkat il killer
professionista e Stanley Tucci è il detective che pedina Slevin.
Se il dialogo brillante in bocca a dei gangster potrebbe far pensare al
miglior Tarantino, con "Slevin" ne siamo lontani per atmosfere, ma
questo non sminuisce una pellicola decisamente godibile.
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