Unknown - Senza identità
Titolo originale: Unknown
USA, Gran Bretagna, Francia, Germania: 2011. Regia di: Jaume Collet-Serra
Genere: Thriller
Durata: 113'
Interpreti: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Aidan Quinn, Bruno Ganz, Frank Langella, Sebastian Koch, Karl Markovics, Sanny Van Heteren, Mido Hamada, Stipe Erceg, Clint Dyer, Michael Baral, Olivier Schneider, Adnan Maral, Wolfgang Stegemann, Petra Hartung, Eva Löbau, Rainer Sellien, Torsten Michaelis, Charlie Gardner, Herbert Olschok, Oskar Schieferstein, Oliver Stolz, Helen Wiebensohn, Sebastian Stielke
Sito web ufficiale: www.unknownmovie.warnerbros.com
Sito web italiano: wwws.warnerbros.it/unknown/index
Nelle sale
dal: 25/02/2011
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Carambolico
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“Unknown – Senza Identità” è diretto da Jaume Collet-Serra, per la sceneggiatura di Oliver Butcher & Steve Cornwell, che hanno adattato il romanzo “Out of My Head” di Didier van Cauwelaert.
Il film è un thriller spionistico che racconta la storia del Dott. Martin Harris, recatosi a Berlino con la moglie Liz per partecipare a un convegno sulla biotecnologia.
Arrivato in albergo Martin si rende conto di aver lasciato la ventiquattrore all’aeroporto.
Prende un taxi, ma viene coinvolto in un incidente stradale che gli fa perdere i sensi per quattro giorni.
Al suo risveglio la prima cosa a cui pensa è contattare Liz, ma quando si reca in albergo la moglie non sa chi sia, per lei è un perfetto estraneo e in più qualcun’altro si presenta come Martin Harris.
L’uomo non crede ai suoi occhi, vuole scoprire la verità: lui è Martin Harris o l’incidente gli fatto perdere la memoria di chi sia realmente?
In una carambola di avvenimenti che lo vedranno inseguito da sicari pronti a ucciderlo, l’aiuto verrà proprio da Gina, la tassista che lo ha salvato.
In “Unknown – Senza Identità” l’intento del regista è stato quello di creare un personaggio che trascinasse lo spettatore nella propria mente, facendolo partecipe della sua confusione in un viaggio tortuoso, alla fine del quale scopriranno la verità entrambi nello stesso istante.
Gli occhi di Martin raffigurano quelli dello spettatore, che come lui non sa cosa aspettarsi, ma col quale entra subito in empatia e parteggia per lui. Il desiderio comune è quello di scoprire cosa ci sia dietro quest’ordito pieno di intrecci ai suoi danni.
Le domande che si pone Martin vengono poste allo spettatore: cosa faresti se non potessi dimostrare la tua identità e neanche i tuoi cari ti riconoscessero? E se qualcuno dichiarasse di essere te?.
Martin sa perfettamente chi è, ma tutti sembrano averlo dimenticato, la persona che ama di più, sua moglie, non lo riconosce. Si sente abbandonato e non creduto, tutti stati d’animo condivisibili, che rendono partecipe del dramma che il protagonista sta vivendo.
Il film diventa così destabilizzante e porta con sé una certa inquietudine.
Se Martin, però, grida al mondo la sua identità, diametralmente opposto è il comportamento di un altro personaggio, Gina, la tassista che decide di aiutarlo. La donna si nasconde da tutto e tutti, è una bosniaca, senza permesso di soggiorno, con pochi soldi e che vuole rimanere nell’anonimato.
Di fronte alla disperazione di Martin, nella quale Gina si identifica, decide di esporsi e dargli una mano. Entrambi condividono l’essere persone isolate e con la voglia di sopravvivere.
“Unknown – Senza Identità” è anche un film d’azione, in cui inseguimenti, sparatorie ed esplosioni si susseguono, in una corsa alla ricerca della verità. Inoltre ci sono pillole di comicità, che risiedono in alcune battute di Ernst Jürgen, un ex membro della Stasi che aiuta Martin. Gli attori secondari hanno il calibro di Bruno Ganz (Ernst Jürgen) e Frank Langella (Rodney Cole), in un ruolo minore ma di grande spessore, i quali conferiscono autenticità ai rispettivi personaggi.
Il film è stato girato interamente a Berlino, ritenuta la città più adatta dove realizzare una storia di questo genere.
Le location, come le scenografie, sono state scelte con cura e vi si trova la particolarità del dettaglio, soprattutto quando si entra nell’appartamento di Jürgen tutto, dalle suppellettili alle fotografie appese alla parete, fa capire chi sia e come appaia legato al proprio passato. È un film ben confezionato, che piacerà agli amanti del genere e non solo.
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