Titolo: Alex Cross
Titolo originale: Alex Cross
USA: 2012. Regia di: Rob Cohen Genere: Thriller Durata: 101'
Interpreti: Rachel Nichols, Tyler Perry, Giancarlo Esposito, Jean Reno,
Edward Burns, John C. McGinley, Matthew Fox, Cicely Tyson, Chad
Lindberg, Carmen Ejogo, Stephanie Jacobsen, Yara Shahidi, Jessalyn
Wanlim, Ingo Rademacher, Simon Rhee, Bonnie Bentley, Werner Daehn
Sito web ufficiale: www.alexcrossmovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal:18/07/2013
Voto: 5,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Inconsistente
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Dal regista di The fast & the furious, Rob Cohen, il terzo episodio della saga con protagonista Alex Cross.
In seguito al ritrovamento del corpo orribilmente mutilato di una donna, il detective e profiler Alex Cross viene messo a capo delle indagini che dovrebbero portare all’arresto di un pericoloso serial killer: in squadra col suo partner e amico Tommy e la neo collega Monica, i tre si mettono sulle tracce dell’assassino mentre questo sta per arrivare al suo nuovo bersaglio, Giles Mercier, proprietario di una multinazionale di Detroit.
Morgan Freeman cede il posto al più giovane collega Tyler Perry – decisamente più propenso alle scazzottate rispetto al suo predecessore che prediligeva l’aspetto psicologico -, affiancato da Edward Burns. Insieme dovranno arginare la follia omicida di Picasso: un serial killer che ama torturare le proprie vittime e che sulla scena del delitto lascia disegni che ricordano, per l’appunto, il celebre pittore.
Dimenticate il bel dottor Jack Shepard di Lost, quello buono e altruista. Dopo anni di silenzio e una brevissima apparizione in World War Z, Matthew Fox torna sul grande schermo nei panni di un assassino psicopatico, spietato e inarrestabile.
Volto scavato, testa rasata, braccia muscolose e fisico scolpito: l’attore si cala degnamente nel ruolo ma lo spettro del protagonista di Lost non lo abbandona.
Strano film Alex Cross – La memoria del killer: funziona egregiamente sul piano tecnico visivo, esaltato da una regia dinamica e coinvolgente e dal montaggio serrato tipico dei thriller.
Funzionano anche le location – lussuose dimore di campagna e non, in cui il killer compie i suoi crimini – e gli interpreti, per quanto Tyler Perry sia meno incisivo di Morgan Freeman.
Cos’è allora che non convince? Molto semplice: la sceneggiatura. Troppi elementi sono lasciati in sospeso e lo scivolone sulla collega del protagonista – non diciamo altro per evitare spoiler – è davvero inammissibile.
Il film di Cohen, tratto dal romanzo La memoria del killer, di James Patterson ha dunque delle falle dal punto di vista dello script che segnano prematuramente l’esito del film. La confezione ha prevalso a discapito del contenuto.
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