Titolo: Assault on Precinct 13
Titolo originale: Assault on Precinct 13
U.S.A., Francia: 2005. Regia di: Jean-François Richet Genere: Thriller Durata: 109'
Interpreti: Laurence Fishburne, Ethan Hawke, John Leguizamo, Maria Bello, Ja Rule, Drea De Matteo, Brian Dennehy, Gabriel Byrne
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 09/12/2005
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Gustabile
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Film del 2005, remake di “Distretto 13 – Le brigate della morte” (1976) di John Carpenter, “Assault on Precinct 13” è ora distribuito in DVD Mustang Entertainment dalla Cecchi Gori Home Video, accompagnato da una serie invitante di contenuti speciali: Backstage, Interviste al cast e al regista e Trailer.
Per il Distretto 13, situato nei sobborghi di Detroit, quella in corso è l’ultima vigilia di capodanno, perché verrà chiuso. In servizio ci sono il sergente Jake Roenick, il vecchio Jasper e la segretaria Iris. A causa del maltempo vengono dati loro in custodia un gruppetto di detenuti in fase di trasferimento, tra questi c’è il criminale Marion Bishop. Inaspettatamente il distretto viene attaccato dall’esterno.
Posto sotto assedio da una “banda” ben organizzata, il distretto sarà il teatro di una lotta estenuante tra le due parti e Jake non potrà fare a meno di contare sull’aiuto dei detenuti per salvare la vita di tutti. Sarà una lunga notte.
Questa pellicola segna l’esordio alla regia di Jean-François Richet, che dà vita ad un buon film d’intrattenimento con annesse alcune varianti rispetto al film di Carpenter.
Prima di tutto bisogna tenere conto che lo stesso “Distretto 13 – Le brigate della morte” trae ispirazione dal più vecchio “Un dollaro d’onore” (Rio Bravo, 1959) di Howard Hawks, ritenuto un capolavoro del genere western.
Il film di Richet è forte della sceneggiatura di James De Monaco e delle ottime prestazioni interpretative di Lawrence Fishburne (Marion Bishop) e Ethan Hawke (Jake Roenick), nonché dell’intero cast.
Tuttavia, tralasciando qualsiasi paragone con i suoi predecessori e osservandolo per se stesso, a questo film sembra mancare quel qualcosa che lo avrebbe reso inappuntabile.
In alcune occasioni le scene d’azione sono liquidate molto velocemente, senza quasi poterne assaporare la loro interezza, lasciando che lo spettatore senta lo stacco netto tra l’azione e la stasi.
Sono i momenti di quiete quelle che creano la giusta suspense, mantengono alta la tensione e preparano le basi ai diversi colpi di scena, che riescono a spiazzare lo spettatore – per qualche secondo inerme come i personaggi.
Richet avrebbe potuto giocarsi meglio le sequenze ad alto tasso adrenalinico, e nonostante ciò la messa in scena tiene la guardia alta e coinvolge.
L’“Assault on Precinct 13” di Richet sarà più avvincente per chi non ha visto i precedenti film di Hawks e Carpenter, ma non è detto, anche tra coloro che li conoscono ci sarà sicuramente chi lo troverà interessante sotto più punti di vista: c’è la storia, l’azione e l’intrattenimento, e c’è il personaggio di Jake, che piacerà al pubblico, permettendogli di identificarsi con lui e di seguirlo qualunque cosa faccia.
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