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Titolo: City of Lies - L'ora della verità
Titolo originale: City of Lies
USA, Gran Bretagna 2018 Regia di: Brad Furman Genere: Thriller Durata: 112'
Interpreti: Johnny Depp, Forest Whitaker, Toby Huss, Dayton Callie, Neil Brown Jr., Louis Herthum, Shea Whigham, Xander Berkeley
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 10/01/2019
Voto: 5,5
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Confuso...
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A Los Angeles l’ex detective della omicidi Russell Poole riceve la visita di Darius Jacskon, giornalista del canale ABC che desidera indagare assieme a lui in merito ai vecchi casi di assassinio dei rapper Tupac e Notorious B.I.G. Entrambi sono certi che le versioni ufficiali dei due omicidi siano state frutto della corruzione della polizia.
Due vecchi casi di cronaca, gli omicidi delle due super star del rap: Notorius B.I.G. e Tupac s’intrecciano con la vita di due uomini gravati dai loro problemi di bilancio personale e professionale. L’ex detective Russell Poole, impersonato da Johnny Depp, dotato di un fare calmo e inquisitorio, in grado di non abbandonare su uno scaffale una vecchia serie d’ incongruenze che lo hanno visto protagonista di una delle sue ultime uscite lavorative.
E Darius Jackson, il mastodontico Forrest Whitaker troppo spesso dimenticato dal cinema che conta ma ancora una volta in grado di confezionare una prova maiuscola capace di rubare la scena al suo sodale in giacca, baffi e cravatta; nel ruolo di un uomo che come Russ è altrettanto disilluso e che per un breve lasso di tempo ebbe la sua fama grazie ad un reportage riguardante la scomparsa dei due artisti di colore e la conseguente faida fra i rapper delle due coste.
Fin qui il film di Brad Furman, noto per una serie di film diretti fra gli anni duemila e oggi, parrebbe funzionare alla perfezione ma è proprio in questo didascalismo degno di un documentario televisivo che si smarrisce una pellicola che perde l’interesse dello spettatore dietro una narrazione piena di eventi raccontati in un continuo pingpong temporale, introdotto da didascalie, e a causa della contestuale presenza di troppi personaggi che affaticano la comprensione di una vicenda che vuole ribadire come le indagini sui due omicidi siano state dirottate per ragioni ‘superiori’.
Dall’altro lato i due protagonisti non si spostano eccessivamente dalla semplice indagine, non abbandonandosi a rivelazioni personali e a considerazioni che vadano oltre il loro desiderio di giustizia. Film consigliato quindi per gli appassionati dei Biopic e di musica in genere. Altro consiglio spassionato: munitevi di un blocknotes per prendere appunti. Vi tornerà utile.
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