Guilty of Romance
Titolo originale: Koi No Tsumi
Giappone: 2011. Regia di: Sono Sion
Genere: Thriller
Durata: 144'
Interpreti: Miki Mizuno, Makoto Togashi, Megumi Kagurazaka, Kazuya
Kojima, Satoshi Nikaido, Ryuju Kobayashi, Shingo Gotsuji, Motoki Fukami,
Chika Uchida, Marie Machida, Ryo Iwamatsu, Hisako Ohkata, Kanji Tsuda
Sito web ufficiale: www.koi-tumi.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: Inedito
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Tagliato
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Grazie alla collana Far East Film è ora disponibile sul mercato italiano un film di Sion Sono, “Guilty of Romance”, in versione Blu-ray e Dvd Eye Division, distribuito dalla Cecchi Gori Home Video.
Terzo film della trilogia sull’odio del regista e sceneggiatore, “Guilty of Romance” riesce a ingabbiare l’attenzione dello spettatore tra le mura di casa di Izumi Kikuchi, fino a quando non vi esce.
Izumi è una casalinga sottomessa al rigore del marito, che la vuole perfetta in ogni sua mansione. L’incontro con la prostituta Mitsuko le permetterà di riappropriarsi del proprio corpo, le farà scoprire un mondo dominato dalla perversione e proverà cosa sia l’odio.
Sion Sono delinea una donna ingenua, impacciata, che vive una quotidianità spenta e ripetitiva – perché è la sola che conosce – fino a quando non esce di casa e gradualmente impara a conoscere se stessa, il suo corpo, i suoi bisogni, aprendosi alla vita e al sesso, provando piaceri mai provati prima. Confusa dai repentini cambiamenti che le fanno girare la testa chiede ad una prostituta di farle da guida.
La donna finirà per perdere non solo la sua ingenuità, ma anche il controllo di sé.
Sono sceglie il modello meno appropriato per far imparare la lezione alla sua eroina smarrita. Lo fa anche per scuotere le idee formali di uno spettatore troppo spesso giudicante.
Se la prima parte del film ha una specifica impronta narrativa e sembra proseguire in una ben determinata direzione, nella seconda ci si rende conto che la direzione cambia, per andare altrove.
Il film abbraccia un susseguirsi di ossessioni: quella di Izumi per Mitsuko e viceversa, quella di Izumi per il sesso, e poi queste si mescolano all’odio che inesorabilmente emerge e al seme della follia che li avvolge e tutto diventa offuscato.
Si perde di vista il rapporto tra Izumi e il marito – tanto presente e importante all’inizio quanto vacuo e assente nella parte conclusiva – e il caso d’omicidio, preludio di un thriller mozzafiato – per il modo in cui viene trovato il cadavere della vittima (che sembrano essere due, ma poi…). Questi si riducono a un mero contorno.
Gli omicidi non incidono minimamente sullo sviluppo del racconto, sono lasciati ‘appesi’, senza che si capisca come si è arrivati al killer, alle motivazioni e senza scoprire qualcosa di più sui personaggi presi in esame. Sembrano essere un di più.
Ciò è probabilmente dovuto ai tagli fatti alla versione originale. Di questo film sono state ricavate due versioni: una internazionale di 108 minuti (quella del Blu-ray e Dvd) e una giapponese di 144 minuti.
Sion Sono è considerato un regista cult del panorama cinematografico giapponese. È un poeta, regista, sceneggiatore, scrittore, compositore e attore. Giovanissimo inizia a scrivere poesie e ottiene i suoi primi riconoscimenti a soli 17 anni. In patria il suo primo lungometraggio “Bicycle Sights” ha un ottimo riscontro al box office e viene presentato a 30 festival cinematografici tra europei e asiatici. Il suo linguaggio si è imposto fin da subito, raccogliendo intorno a sé pareri entusiastici anche per i lavori successivi.
Nel 2008 inizia la sua trilogia sull’odio con “Love Exposure”, prosegue nel 2010 con “Cold Fish” e la conclude nel 2011 con “Guilty of Romance”.
È un film che ha i suoi pregi e forse nella sua interezza lo si potrebbe apprezzare ancor di più.
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