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Titolo: Il ragazzo della porta accanto
Titolo originale: The Boy Next Door
USA: 2015. Regia di: Rob Cohen Genere: Thriller Durata: 110'
Interpreti: Jennifer Lopez, Ryan Guzman, Kristin Chenoweth, John Corbett, Bailey Chase, Travis Schuldt, Ian Nelson, Hill Harper, Adam Hicks, Raquel Gardner, Lexi Atkins, Jack Wallace, Brian Mahoney, Kent Avenido, Brandon Rush, Chillie Mo
Sito web ufficiale: www.theboynextdoorfilm.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 23/07/2015
Voto: 4
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Cinema bugiardo
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Claire,(Jennifer Lopez) sta divorziando dal marito (John Corbett),ma cede per una notte al fascino di Noah (Ryan Guzman),un giovane studente che occupa la casa vicina e che ben presto svilupperà una pericolosa ossessione nei confronti della donna,che diventerà il suo bersaglio e l’oggetto delle sue persecuzioni.
Il circuito dei clichès.
Ovvero il luogo d’incontro delle tristi ripetizioni – le peggiori – del cinema più trito e muffo.
Nessuna sostanza,alcuna novità,vuoto di verità,in questo presunto erotic-thriller rivestito di brillantina ma privo della più elementare idea,prevedibile e inverosimile in ogni suo asmatico fotogramma.
L’impianto è lo schema più scontato dei titoli del vocabolario di genere; i protagonisti sbuffano la noia più consueta nelle pellicolette di ordinaria diffusione negli scaffali dei DVD.
Dispiace forse un po’ per Jennifer Lopez,afflitta da anoressia empatica e letargia espressiva.
La sua Claire non campa alla deriva di una recitazione trovatella e insincera.
Le figurine che la circondano compongono il povero balletto di un filmino sgangherato e fritto,ripescato delle mille declinazioni di un cinema thriller senza alcuna identità.
La trama esausta dell’indulgenza peccaminosa e dolente tra prof e adolescente è già stantia al suo nascere e ormai concilia solo sonno e irritazione.
“Il ragazzo della porta accanto” si riassume in un thrilleruccio stereotipato,senza personalità e posizione,rubato alle matrici consunte delle fiction televisive,ciccaleccio sugli inciampi fra sesso e famiglia per nulla avvincente ed autentico.
E così,voilà,come i luoghi comuni svolazzano liberi come i conosciuti fotogrammi,le pertinenti obiezioni su un cinema a perdere si riformulano con insistenza nella mente di chi si interroga sul significato del termine spettacolo in questa epoca.
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