Titolo: Inside Man
Titolo originale: Inside Man
USA, Gran Bretagna 2006 Regia di: Spike Lee Genere: Thriller Durata: 130'
Interpreti: Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Willem Dafoe, Kim Director, Carlos Gomez, James Ransone, Christopher Plummer
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 07/04/2006
Voto: 8
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Teso...
Scarica il Pressbook del film
Inside Man su Facebook
Un gruppo di finti imbianchini entra nella filiale di Wall Street della Manhattan Trust Bank e prende in ostaggio dipendenti e clienti costringendoli a vestirsi con tute e maschere.
Sul posto interviene il detective Frazier il quale si occuperà di negoziare con il capo dei malviventi.
Pellicola che Spike Lee per la prima volta decide di offrire al grande pubblico senza inerpicarsi nelle denunce che da sempre contraddistinguono il suo cinema.
Un cast stellare, nel quale primeggia Denzel Washington, già visto in numerose pellicole del regista Newyorkese, riesce a calarsi in una trama che è un chiaro tributo al cinema di Sidney Lumet, difficile non notare la chiara citazione della pellicola del 1975: quel pomeriggio di un giorno da cani. In quel frangente la rapina era improvvisata da soli tre uomini, fra i quali spiccava un giovane Al Pacino, mentre questa volta è l’attore inglese Clive Owen a guidare un manipolo di finti operai mascherati con tute, occhiali da sole e passamontagna, che penetra in una prestigiosa banca.
Non mostrando mai i propri volti e le loro fattezze, i malviventi si troveranno a ingaggiare una corsa contro il tempo e contro Keith Frazier – Denzel Washington – arrivato sulla scena del crimine in sostituzione di un collega. Oltre a Washington adeguate anche le interpretazioni di Willem Dafoe, ufficiale di polizia a capo del commando che gestisce le negoziazioni, Jodie Foster, nella parte di una sordida affarista e Christopher Plummer, nel ruolo di un proprietario di banca che ha molto da nascondere, nel complesso sono però riprese e sceneggiatura che permettono alla pellicola di decollare.
Il regista originario di Atlanta riesce a girare il suo primo film destinato alla grande distribuzione vendendolo alle major ma non svendendo la sua arte esaltata da una narrazione che si snoda attraverso numerosi colpi di scena e il cambio dei filtri di ripresa per distinguere i differenti momenti narrativi.
Un film quindi più simile a La 25ª ora che ai lavori precedenti di Spike Lee capace, anche grazie all’uso della colonna sonora, di confezionare oltre due ore di girato capaci di mantenere incollati gli spettatori ai loro posti.
|