Titolo: John Wick
Titolo originale: John Wick
U.S.A.: 2014. Regia di: Chad Stahelski Genere: Thriller Durata: 100'
Interpreti: Keanu Reeves, Michael Nyqvist, Alfie Allen, Adrianne
Palicki, Willem Dafoe, Ian McShane, Bridget Moynahan, Jason Isaacs,
Bridget Regan, Lance Reddick, Dean Winters, David Patrick Kelly, Kevin
Nash, Daniel Bernhardt, Marija Skangale, Randall Duk Kim, Tait Fletcher,
Roman Mitichyan
Sito web ufficiale: www.johnwickthemovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 22/01/2015
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Incalzante
Scarica il Pressbook del film
John Wick su Facebook
Diretto da Chad Stahelski, da una sceneggiatura di Derek Kolstad, Keanu Reeves torna in un elegante thriller, che non concede un attimo di respiro al protagonista tanto meno allo spettatore. L’attore si cimenta con un personaggio che gli calza come un guanto, infondendogli il tono perfetto.
Dopo la morte della moglie, John Wick entra in uno stato di prostrazione, che solo l’ultimo regalo di quest’ultima sembra mitigare. John riceve un cagnolino, che lo aiuti a ricordare quanto sia importante continuare ad amare.
Il suo lutto viene crudelmente interrotto da un malvivente che vuole la sua Mustang a tutti i costi. John si rifiuta di vendergli l’auto e l’uomo irrompe in casa sua con i suoi scagnozzi.
Lo picchiano, uccidono il cucciolo e rubano l’auto.
Dopo aver ripreso i sensi John è deciso a scoprire chi è stato e fargliela pagare. John Wick non è un uomo comune, è stato il miglior assassino in circolazione (quando vuoi far fuori l’uomo nero, chiami John Wick) e ora vuole vendetta.
È una storia di rivalsa, scaturita da sentimenti più che umani, con i quali lo spettatore entra in contatto e comprende nel profondo. John soffre terribilmente la perdita della moglie Helen, e dei malviventi gli portano via l’ultimo suo regalo. Lo spettatore gli sta accanto virtualmente ed empaticamente fino all’epilogo.
La reazione emotiva di John è autentica. L’uomo prova sconforto, disorientamento, rabbia e dolore “e anche quando diventa furioso trasmette la sua umanità” spiega il regista. Tutto ciò traspare, lo si legge nei suoi occhi, il pubblico né è consapevole e non smette un attimo di parteggiare per lui.
Sceneggiatore e regista iniziano la storia dal punto in cui - in molte pellicole – finisce: l’antieroe che trova la redenzione, si innamora, esce dal giro, vive una vita felice fino a quando gli viene portato via l’elemento salvifico. Kolstat e Stahelski si sono chiesti cosa gli sarebbe potuto accadere a quel punto, sarebbe stato risucchiato dal suo vecchio mondo?
“È un uomo cattivo che ha subito una trasformazione o è un uomo buono che ha commesso delle cattive azioni?” dice il produttore Basil Iwanyk e aggiunge “John Wick ha fatto cose brutali nella sua vita. Non poteva andarsene senza pagare per questo. Nessuno può farlo.
Né John né il boss criminale possono provare ad andare per la retta via. E i due personaggi sono in rotta di collisione. Devono pagare un prezzo per voltare pagina”.
Per le scene d’azione è stato Keanu Reeves a chiamare Chad Stahelski e David Leitch, molto richiesti a Hollywood anche come registi di seconda unità. Stahelski ha colto l’occasione per dare alcuni consigli di regia su come la storia si sarebbe potuta evolvere insieme all’azione. Le idee proposte sono piaciute alla produzione, che lo ha designato il regista del film.
La fiducia è stata ben riposta, le coreografie e l’angolazione delle inquadrature sono entusiasmanti e tengono lo sguardo incollato allo schermo.
Ciò che conquista è anche l’eleganza nel vestire e nei movimenti di John in una New York fredda e sconosciuta, ma attraente. Altro elemento catalizzatore è il mostrare gli ‘spazzini’ o ‘pulitori’, quelli che tolgono dal pavimento i cadaveri e il sangue versato.
Il ritmo è sostenuto e tra sparatorie e combattimenti corpo a corpo, si ha la sensazione di trovarcisi dentro.
|