Scritto da Ciro Andreotti
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sabato 04 febbraio 2017 |
Titolo: La finestra sul cortile
Titolo originale: Rear Window
USA 1954 Regia di: Alfred Hitchcock Genere: Thriller Durata: 112'
Interpreti: James Stewart, Raymond Burr, Grace Kelly, Thelma Ritter, Wendell Corey
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 22/08/1954
Voto: 9
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Maestoso
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New York. Un fotoreporter è costretto in casa con gamba ingessata e infermiera a seguito. Annoiato inizia a osservare i suoi vicini, uno in particolare inizia a catturare la sua attenzione.
Prendete un racconto del romanziere Cornell Woolrich, aggiungetegli un fotografo dotato di gamba ingessata e per questo bloccato su una sedia a rotelle da quasi due mesi.
A questi unite una fidanzata bella, amorevole e pronta a dargli una mano e un’infermiera capace di trasformarsi nella sua migliore complice.
Unite tutto questo a un dirimpettaio dal fare sospetto e a una fauna di varia umanità che popola un anonimo e assolato cortile della “Grande Mela” nel corso di un’estate afosa e per questo insopportabile. Mescolate e otterrete uno sbanca botteghini da antologia del genere delittuoso, un thriller psicologico ma il tutto senza mai versare una goccia di sangue, travestendo il genere thriller sotto le spoglie di un osservatorio antropologico visto sotto la lente del binocolo e dello sguardo di James Stewart posto, davanti alla finestra del titolo, come se si trovasse di fronte alla teca di un acquario o di un teatro.
Un teatro che abbia quali protagonisti gli abitanti di quel piccolo cortile, tutti in perenne movimento e in quasi completa assenza di parole. Tutti posti sotto lo sguardo di un uomo annoiato dalla sedentarietà, che aggiunge con gran fantasia nomi e opinioni immaginate sulla vita di ognuno di loro fino a quando un feroce dubbio non inizia a insinuarsi nella sua mente.
Un cast per l’epoca stellare. Con menzioni particolari per un Raymond Burr in epoca Pre - Perry Mason e protagonista dello sguardo capace di incenerire James ‘Jeff’ Stewart, e anche per un’eccellente Grace Kelly non solo bella ma che di certo troppo presto abbandonò le scene in direzione principato di Monaco.
Una perla, l’ennesima, del regista Inglese e salvata dalla biblioteca del congresso degli Stati Uniti come un raro esempio, l’ennesimo, fornito ai posteri da parte di un autore indimenticabile.
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