Quel treno per Yuma
Titolo originale: 3:10 to Yuma
USA: 2007. Regia di: James Mangold Genere: Western Durata: 117'
Interpreti: Christian Bale, Ben Foster, Russell Crowe, Alan Tudyk,
Vinessa Shaw, Peter Fonda, Gretchen Mol, Kevin Durand, Logan Lerman
Sito web: www.310toyumathefilm.com
Nelle sale dal: 14/10/2007
Voto: 6,5
Recensione di: Dario Carta
Chi ha qualche capello grigio,ricorda con nostalgia le splendidi sequenze in bianco e nero,che ,nel 1957,tessevano sul grande schermo del cinema,"Quel treno per Yuma,diretto da Delmer Daves e con due splendidi protagonisti del livello di Glenn Ford e Van Heflin.
E come dimenticarsi delle note di " 3.10 to Yuma ",leit motif cantato da Frankie Laine,con tale vigore e passione,da conferire una alta componente drammatica alla pellicola ed appartenerne così strettamente da non poterne essere disgiunta?
Cinquanta anni dopo,il remake "3.10 To Yuma",è il secondo adattamento al romanzo di Elmore Leonard ed esce nelle sale diretto da James Mangold (Walk the Line,2005,sulla vita di Johnny Cash;Identity,2003,un horror psicologico;Copland,1997),con Russell Crowe(Un'ottima annata;il Gladiatore),Christian Bale (The Prestige 2006;Harsh Times 2006;Batman Begins 2005) come protagonisti principali.
Come la prima edizione del '57," 3.10 To Yuma ",ha incontrato plauso di critica e pubblico e non sfigura fra le migliori pellicole di quel genere che è stato testimone dell'alba del cinema americano,ma che attualmente gode di un periodo di letargico ritiro.
All'affascinante bianco e nero della prima pellicola,questa sostituisce i toni caldi e soffusi dei colori seppia,quasi a ricordo delle vecchie foto di un'epoca nostalgica e cruciale per la formazione di un'America che si trasformava.
Il film originale insiste molto sui colloqui tra Wade (Russell) e Evans(Bale),li eleva quasi a livello ossessivo e mette a fuoco con precisione la figura della moglie di Evans.
Qui,la seconda pellicola presenta una dose maggiore di azione e violenza,inserita in uno scenario dai connotati politici e morali.
Christian Bale delinea con realismo il rancher disperato,povero e cocciuto,ferito nell'anima per non sentirsi più meritevole del rispetto del figlio maggiore,ma spinto dal desiderio di svolgere una missione che lo può riportare a convivere con sè stesso.
Russell Crowe afferra saldamente il testimone passatogli da Glenn Ford e ci regala una fervida immagine del fuorilegge spietato,ma pronto a citare passi dell'Antico Testamento,dotato di una sua ben chiara visione della vita,assiduo nel suo adescamento a Bale e nel suo tentativo di indurlo sul banco della prova e poter comprare la propria fuga.
Peter Fonda,grande caratterista di veterana esperienza,è molto attento alla sua parte ed il suo Byron Mc Elroy è ben scolpito nei caratteri dell'uomo deciso e forte,senza scoprire il fianco a manierismi,che,peraltro non gli appartengono.
Sarebbe fuori luogo cercare confronti fra le due edizioni del film,o indagare sulla comunanza dei loro rispettivi valori.
"3.10 to Yuma",ripropone lo stesso fatto della prima pellicola,elaborandolo e facendone svolgimento secondo aspetti differenti,appartenenti ad epoche diverse,secondo una regia adeguata al cinema contemporaneo,con attori che svolgono un livello di interpretazione non confrontabile con i canoni artistici di 50 fa.
Come pure non condurrebbe a nulla cercare il filo che lega "3.10" agli aspetti tradizionali del cinema western,sulle orme di Ford o Mann.
"3.10" è un bel film,che si dipana svelto e con ritmo,con evidenti richiami alla scansione ossessiva dei minuti che passano in "High Noon",(Mezzogiorno di fuoco),dove il climax è atteso sulle lancette dell'orologio.
Splendida e ben articolata,la lunga scena che si sviluppa nella camera d'albergo,vicenda cardine nella versione originale.
Il ritmico soffiare del treno nelle sequenze conclusive,che eccheggia il pulsare di un cuore che si ferma,ci lascia un po' in ansia di fronte ad un finale forse un poco affrettato.
Altra nota di merito,per la splendida colonna sonora,che accompagna le immagini,sposandole elegantemente,con suoni acustici che ci invitano ad apprezzare un bel film di allora,rifatto oggi.
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