Quel treno per Yuma
Titolo originale: 3:10 to Yuma
USA: 2007. Regia di:
James Mangold Genere: Western Durata: 117'
Interpreti: Christian Bale, Ben
Foster, Russell Crowe, Alan Tudyk, Vinessa Shaw, Peter Fonda, Gretchen Mol,
Kevin Durand, Logan Lerman
Sito web: www.310toyumathefilm.com
Nelle sale dal:
14/10/2007
Trailer
Voto: 5
Recensione di:Samuele Pasquino
Il contadino Dan Evans (Christian Bale) conduce una fattoria con la moglie e i figli, ma è pieno di debiti. Per ottenere la somma necessaria si propone di scortare il pericoloso fuorilegge Ben Wade (Russell Crowe) fino al treno che lo porterà in prigione a Yuma.
La missione, sebbene condotta insieme ad altri uomini, è molto ardua poichè la banda di Wade segue il gruppo da vicino arrivando a braccarlo in una piccola cittadina.
Mangold dirige un discutibile rifacimento dell’omonimo film del 1957, periodo in cui il western iniziava seriamente a prendere piede e a valere in quanto genere, con i suoi personaggi e i suoi codici precisi che andavano incontro perfettamente alle aspettative del pubblico. L’attuale “Quel treno per Yuma” si allontana molto, forse troppo, dal suo predecessore, discostandosi in modo evidente dallo stile e dal contesto che dovrebbero invece prevalere.
Si può a buon diritto sostenere che il classico western ha avuto il suo tempo di gloria, ma nonostante i numerosi tentativi di farlo risplendere, il risultato rimane alquanto modesto. Dopo i sapienti lavori di Sergio Leone non c’è traccia nel tempo di altre valenti produzioni degne e questo film si one ai confini di un filone stanco e in cerca di se stesso. Mangold cerca invano di interessare lo spettatore alla storia narrata, mettendola in scena con il clichè registico che più si conforma, ovvero la prevalenza dei paesaggi e le inquadrature in campo lungo, offrendo già un motivo per dubitare dell’originalità della vicenda.
Al di là delle marcate personalità di ciascun personaggio, specialmente di Dan e Ben, scontate e rese stereotipi prevedibili, non si spiega perchè Mangold abbia scelto il modo più comodo per tracciare le basi di quest’avventura, e cioè fra dialoghi tipici dell’eroe duro e fasi statiche dalla dubbia funzione. L’azione si fa largo in poche scene, peraltro confusionarie, con un montaggio che anzichè esaltarle le svilisce, cercando il giusto ritmo al quale perviene soltanto alla fine.
Considerando le interpretazioni di Christian Bale e Russell Crowe, valide quanto contenute, la sceneggiatura non le supporta abbastanza, costruendo uno scenario piuttosto banale per i loro personaggi. Onore, riflessione, rispetto sono tutti valori toccati ma mai approfonditi, resi ambigui come le dinamiche della storia. Non stupisce che questi ultimi lavori sull’epopea western non incontri più il favore del pubblico, ma non si può neppure apprezzare un certo impegno da parte di produttori e cineasti nel voler riprodurre quell’azione necessaria al genere.
Nel complesso il film delude.
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