Un canto di Natale
In occasione delle festività natalizie la Marsilio Editore ha ripubblicato una delle opere più amate di Charles Dickens, ”Un canto di Natale”, una bella edizione con copertina rigida e testo originale a fronte.
È una storia intramontabile, che insegna a interessarci di chi ci sta intorno, ad aprire il cuore alla vita, prima che questa ci scivoli tra le mani in solitudine, senza averla vissuta veramente nella sua pianezza.
Ebenezer Scrooge è un uomo tirchio e distaccato, non spende neanche uno scellino di più di quanto preventivato, dedito al lavoro e a nient’altro. Per lui il Natale rientra in ciò che considera “fesserie”e così rifiuta l’invito del nipote.
Col suo fare freddo e cupo tiene lontano qualsiasi persona gli venisse in mente di salutarlo per strada. La sera della vigilia dopo essersi messo in pigiama e infilatosi nel letto, riceve una visita inaspettata, quella del suo socio Jacob Marley, peccato solo che Marley sia morto oramai da sette anni. Scrooge è incredulo, pensa sia un’allucinazione dovuta a qualcosa che ha mangiato e gli ha fatto male, ma più Marley parla, più Scrooge ascolta e inizia a credere a ciò che ha davanti agli occhi. Il fantasma di Marley si congeda dicendo a Scrooge che al rintocco dell’una, per tre notti, riceverà la visita di tre spiriti, quello del Natale Passato, Presente e Futuro.
Dickens racconta le sue storie in maniera unica e originale. Con naturalezza e armonia prima fa ridere il lettore, inserendovi battute ilari con un tempismo impeccabile, poi lo scuote, sorprendendolo, lo fa riflettere, affrontando tematiche sociali della realtà in cui vive, e infine lo porta alla commozione.
Si provano una variegata gamma di emozioni nel leggere “Un canto di Natale” e ciò si può affermare per tutti i suoi scritti. Abile narratore dalla fervida immaginazione mescolata alla descrizione della realtà dei suoi tempi, Dickens ci ha regalato non uno o due capolavori, ma una serie di opere eccelse che, per gli argomenti trattati e per come vengono esposti, a distanza di quasi due secoli (il primo romanzo risale al 1836) risultano essere attuali e catturano il cuore del lettore, che le legge con voracità. Non se ne può fare a meno.
Racconto pubblicato nel 1843, “Un canto di Natale” continua ad essere riedito con successo sempre costante e a essere oggetto di adattamenti cinematografici - a partire dal 1910 è un continuo di film in live action e film d’animazione - e adattamenti televisivi. Due splendidi esempi lo sono quelli della Walt Disney, che nel 1983 realizza il cortometraggio della durata di 26’ “Canto di Natale di Topolino” e nel 2009, con alla regia Robert Zemeckis, realizza “A Christmas Carol”, in CGI utilizzando la tecnica della performance capture, riscuotendo un successo planetario. “Un canto di Natale” non invecchia nonostante il trascorrere del tempo e questa è una benedizione per tutti coloro che lo vorranno leggere e rileggere, considerandolo come parte delle tradizioni natalizie, a cui ognuno di noi aggiunge qualcosa di proprio e perché no proprio la lettura di un libro, di questo libro.
Un canto di Natale
Titolo originale: A Christmas Carol
Autore: Charles Dickens
A cura di: Marisa Sestito
Casa editrice: Marsilio, 2017
Prima edizione Marsilio: ottobre 2001
Pagine: 250
Prezzo: € 15.00
Francesca Caruso
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